Nella Superbike 2020 correranno 5 Yamaha R1. Reduce da un biennio 2017 e 2018 molto difficile in MotoGP e forte di un crescente potenziale mostrato in Superbike, la casa di Iwata investe volentieri nelle derivate di serie.
Yamaha e Superbike
Dal suo ingresso nel Campionato mondiale Superbike, Yamaha ha raccolto sensazioni d’ogni genere. Dopo anni di militanza nei piani bassi della classifica, vince il titolo costruttori nel 2007 con Troy Corser e Noriyuki Haga. Quest’ultimo chiuderà la stagione al 2° posto. Nel 2009, la produzione di serie presenta una nuova Yamaha R1, dotata di motore Crossplane a scoppi irregolari (diminuisce la potenza assoluta, a tutto vantaggio della guidabilità); nello stesso anno, l’americano Ben Spies vince il mondiale al suo debutto in SBK. Un anno esplosivo. Nel 2011 arriva Marco Melandri. Il ravennate, stanco di annate incolori nella MotoGP, passa in Superbike e chiude 2° l’annata. Nello stesso anno, decide però di ritirarsi dal mondiale Superbike. Nel 2016 torna a schierare le sue R1 tra le derivate di serie. Nel 2018 il ritorno alla vittoria, per un 2019 nel quale si conferma tra i mezzi più equilibrati in griglia.
3 team Yamaha e 5 R1 nella Superbike 2020
Per il 2020, Yamaha schiererà 5 R1 per 3 team nel mondiale Superbike.
Il team ufficiale Pata Yamaha, per il quale correranno: Michael Van Der Mark per il 4° anno consecutivo; il turco Toprak Razgatlioglu, che dopo una pluriennale esperienza in Kawasaki, ha scelto di correre per la casa di Iwata.
Il Junior team GRT Yamaha, che quest’anno farà debuttare in Superbike Garrett Gerloff e promuoverà Federico Caricasulo dalla Supersport 600.
Infine, il team olandese Ten Kate che nel 2019 ha interrotto il suo ultra-decennale legame con Honda per collaborare con Yamaha. La squadra e tra le più ambite tra le derivate di serie, con 1 titolo vinto in Superbike nel 2007 con James Toseland e ben 9 titoli in Supersport 600. Per questo dominatore dell’Albo d’Oro, correrà il francese Loris Baz: una veterano della Superbike, con 3 stagioni all’attivo in MotoGP.
Per la grande orchestra del Mondiale Superbike, i diapason di Iwata saranno un elemento cardine.