Se ne parlava da giorni. Dopo essersi laureato Campione del Mondo della Moto 2, Alex Marquez è stato promosso in MotoGP. Già dai test post stagione 2019 (o pre-stagionali 2020), il 2 volte Campione del Mondo, guiderà una RC213V.
Alex Marquez in MotoGP? poche idee ma confuse
Nei giorni scorsi, abbiamo assistito al sofferto ritiro di Jorge Lorenzo dalla MotoGP ma sembrava che la sella della Honda RC213V non avesse tempo di raffreddarsi: comunicati stampa, ipotesi, indiscrezioni da “buco della serratura” convergevano verso l’approdo di Alex Marquez nel team Repsol Honda. Una doccia tiepida per Cal Crutchlow e Johan Zarco: il britannico, dopo alcune stagioni di alti e bassi con la Honda del team LCR, ha confermato una relativa velocità e capacità di adattamento ad una moto tutt’altro che intuitiva e poteva ambire ad una promozione sul campo; il francese, anch’egli 2 volte Campione del Mondo, dopo un convincente debutto nel team Yamaha Tech3 (ed un’ infausta esperienza in Ktm) ha sostituito l’infortunato Nakagami nel team Honda LCR, per le ultime gare del 2019. Avendo già un collaudatore piuttosto veloce come Stefan Bradl, perchè non avvalersi di lui? Una mossa di mercato, un messaggio in bottiglia mai giunto a destinazione, nelle turbinose acque del mercato Piloti .
Raddoppiano i Marquez nel team Repsol
Un duplice vantaggio per il 2 volte iridato: la collaborazione con uno dei team più ambiti della storia del motomondiale; il supporto tecnico del “fratellone” Marc, di gran lunga il miglior interprete della bizzosa RC. Ma se tutto è possibile, nulla è regalato. Da anni, Marc Marquez è l’unico in grado di dominare con una Honda: ragion per cui la HRC apparrebbe genuflessa dal potere agonistico (quindi, politico) dell’8 volte Campione del Mondo, che preferirebbe al proprio fianco un pilota meno esperto; dall’altra ricordiamo che la solidità iridata del giovane Marquez abbia già scosso un 5 volte Campione del Mondo. Honda, dalla sua, ha sempre enfatizzato il Brand Awarness, le sue prestazioni in pista (scelta, a lungo andare, indigesta a Valentino Rossi nel 2003) ma non può permettersi di perdere un pilota così veloce e redditizio.
Alex Marquez correrà in MotoGP dal 2020
Il diretto interessato, Alex Marquez, propone un Curriculum Vitae di livello: 23 anni di cui 8 nel motomondiale; 1 Mondiale in Moto3 nel 2014 (conteso fino all’ultima curva con Jack Miller); un inizio in salita nella Moto2; da lì, la graduale costruzione dell’esperienza che lo ha portato a vincere il suo 2° titolo Mondiale nel 2019. Il salto in MotoGP sembra quindi una scelta valida (anche in virtù di un miglior riscontro mediatico). Nel 2014, Alex aveva già fatto amicizia con la RC213V nei Test-Day di Valencia, registrando tempi di 5″ più lenti dai migliori. Un semplice giro-premio per il Mondiale Moto3 appena conquistato. Poco da perdere, molto da imparare per il giovane Campione di Cervera.
Un salto nel buio per HRC?
Se per Alex, il passaggio in MotoGP appare razionale, per HRC non è scontato: investire su un debuttante non è mai l’opzione prediletta di un team Factory; nel caso sia esso il fratello minore di un pilota, vedrebbe la casa di Tokyo assoggettata ai voleri della famiglia catalana. Ma la carriera di Alex in MotoGP è tutta da scoprire, come lo è stata quella di Criville, Hayden, Pedrosa, Vinales, Quartararo etc.; tra l’altro, la parentela tra gli sponsor del pilota catalano e quelli della casa giapponese, da tempo preannunciavano questo matrimonio. D’interesse? Lo vedremo.