Durante questo 2020, le voci sul futuro di Andrea Dovizioso si sono rincorse senza tregua. Dopo una sterile trattativa con KTM, è stato caldeggiato come potenziale collaudatore per: Aprilia, Honda, Yamaha. Ferma restando la sua grande abilità di sviluppatore, la costante di questi 3 possibili scenari è una: l’astensione dal correre a tempo pieno. Ed è proprio così che andrà se Andrea Dovizioso smette di correre a fine anno.
Perché lo fai?
Andrea Dovizioso smette di correre per diversi motivi. Il 1° è l’età che avanza: ricordiamo che il prossimo Marzo il forlivese compierà 35 anni. Un età attorno alla quale chi corre ancora, inizia comunque a tirare le somme.
Il 2° è la passione per il Motocross a cui il Dovi ha sempre dedicato meno tempo di quanto avrebbe voluto (il che non gli ha impedito qualche incidente di percorso). Non correndo più a tempo pieno, potrà allenarsi in vista del futuro.
Il 3° è una certa stanchezza mentale che correre in MotoGP e viaggiare per la maggior parte dell’anno include nel “pacchetto”. Stando lontano dal Circus, capirà molte cose. Innanzitutto quanta voglia ci sia in lui di salire in sella ad un mezzo e rischiare.
Il 4° è la crescita di sua figlia Sara (11 anni) che Dovi vorrebbe seguire da vicino, considerando la biologica criticità dell’adolescenza. Dopo tanti anni in giro per il mondo per una passione travestita da lavoro, vorrà godersi la sua casa nelle campagne di Forlì.
Il 5° è squisitamente caratteriale. Timido e poco incline al dialogo, Andrea non è mai stato un mago delle Pubbliche Relazioni. Un aspetto che nel Circus va curato al pari della preparazione atletica, pena il rischio di restare senza sella. Eventi, impegni promozionali, interminabili cene con gli sponsor, selfie e campagne pubblicitarie più o meno spontanee. Tutti effetti collaterali del suo mondo, che Dovi non ha mai apprezzato. In sostanza, Andrea Dovizioso non smette di correre per mancanza di passione. Andrea Dovizioso si ritira perché sa di essere ancora un pilota.