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Andrea Iannone: confermata la positività al doping

Lo scorso 3 Novembre, dopo la gare della MotoGP in Malesia, Andrea Iannone ha effettuato un test anti-doping, mediante il prelievo e le analisi delle urine. Tale test ha evidenziato la presenza di Drostanolone: uno steroide androgeno anabolizzante, che l’articolo 7.9.1. del Codice Antidoping FIM proibisce. Tale regolamento, per attuare la sospensione, si riserva una controprova, i cui risultati sono emersi proprio ieri: confermato il Drostanolone nelle urine di Iannone, sia pur in quantità irrisorie.
ANTONIO DE RENSIS, Avvocato di Andrea
Le controanalisi dovrebbero attestare la presenza di metaboliti in quantitativo trascurabile. Il pilota era in Asia da oltre 1 mese ed il test, eseguito subito dopo il GP, deriva da un campione di urina molto densa per la forte disidratazione della corsa. È un dato che ci conforta verso la tesi della contaminazione alimentare, anche perché gli steroidi sono assunti con cicli lunghi, non occasionali. Alla prima comunicazione ufficiale, ci impegneremo a dimostrare l’estraneità di Iannone per riconsegnarlo all’Aprilia, di cui apprezzo l’atteggiamento garantista.”

Il commento di Andrea Iannone

Sulla vicenda, si esprime quindi il diretto interessato:

“Wada ( World Anti Doping Agency) ha spesso testato le mie urine. La mia prestanza fisica è frutto di duro lavoro per guidare al meglio l’Aprilia. Ho la coscienza pulita e non mi interessa cosa dica la gente di me. Se uso i ‘Social’ è per onorare gli impegni promozionali. L’unica cosa che mi interessa è gareggiare l’8 Marzo in Qatar ed andare forte con l’Aprilia. Sono curioso di provare la nuova versione.”

‘The Maniac’ si tutela dalle illazioni del pubblico, rispondendo velatamente alle recenti critiche di Alex Hofmann per la sua onnipresenza sui Social Network. La risoluzione del caso ha un payoff molto ampio: Andrea può cavarsela con una “tirata d’orecchie” (che nell’era social è più dolorosa di quella fisica), così come può essere sospeso per 4 anni. Per un pilota già 30enne, potrebbe essere una soluzione fatale.

Cosa farà Aprilia?

Il processo ad Andrea Iannone avverrà entro il mese, in modo da anticipare i test pre-season a Sepang a partire dal 2 Febbraio. Saranno test cruciali in cui le case svilupperanno i mezzi, con configurazioni che permarranno per tutta la stagione. Come agirà Aprilia? Ai test dovrebbe partecipare Bradley Smith, attualmente collaudatore per la casa veneta. Appiedato dal team Avintia, Karel Abraham si sarebbe offerto come sostituto pro-tempore di Iannone. Il CEO Aprilia, Massimo Rivola, deve risolvere un’equazione a doppia incognita: rimanere vicino ad Andrea e cercare una soluzione nel caso questi venisse sospeso a lungo termine. I risultati di Aprilia in MotoGP non sono stati esaltanti finora ma l’ingegner Romano Albesiano vi ha investito preziose risorse. La sentenza è imminente; la soluzione è urgente.

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