A fine 2019, Andrea Iannone è stato accusato di doping. Il 3 Novembre 2019, in concomitanza con il GP della Malesia, il pilota di Aprilia in MotoGP ha sostenuto un test anti-doping, dal quale è successivamente emersa la sua positività al Drostanolone. Una sostanza proibita dalla WADA, in quanto appartenente alla categoria S1: Steroidi androgeni anabolizzanti (AAS). Una prima sospensione provvisoria è scattata dal 17 Dicembre 2019. Il 4 Febbraio 2020, la commissione si è riunita a Mies, in Svizzera, sospendendo l’udienza. Comunque, il pilota abruzzese non ha potuto prender parte ai Test invernali della MotoGP 2020; Dorna ed IRTA avevano persino introdotto uno Shakedown prima dei Test, per aiutare i rookies e le squadre in difficoltà. Tra esse, suo malgrado, c’era anche Aprilia. Nonostante la stagione 2020 non sia ancora iniziata, la giustizia sportiva lavora senza sosta: Andrea Iannone è stato sospeso per 18 mesi.
Andrea Iannone sospeso per 18 mesi
Il pilota Aprilia subisce quindi una sospensione di 18 mesi a decorrere dal 17 Dicembre 2019 (data della notifica iniziale). Ciò significa che il pilota abruzzese non potrà risalire in sella ad un prototipo fino al 16 Giugno 2021. Poichè il test antidoping è avvenuto il 3 Novembre, a 2 gare dalla fine della stagione, ad Andrea vengono retroattivamente annullati i risultati sportivi ottenuti nelle gare di Sepang e Valencia. Danno relativo, poichè si trattava comunque di 2 ritiri. Purtroppo, gli effetti più importanti di questo provvedimento si vedranno nel lungo periodo.
Ed ora?
Cosa accadrà adesso? Andrea Iannone può formalmente riccorrere al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) entro 21 giorni. Le maggiori preoccupazioni sono per il suo futuro sportivo. A Giugno 2021, Andrea Iannone avrà quasi 32 anni, età in cui declina la parabola prestazionale di ogni pilota. Soprattutto, chi vorrebbe nel proprio team un pilota con un simile trascorso alle spalle? Restare fermi durante l’inverno, significa togliere punti ad una squadra ed impedirgli di sviluppare una moto per le successive 20 gare.
A ciò aggiungiamo la proverbiale mondanità del pilota di Vasto, che nei rotocalchi si posiziona meglio che nelle classifiche iridate. Infine, molte selle sono già blindate per i prossimi anni. Tuttavia, Andrea Dovizioso ha ipotizzato un eventuale ritiro; parallelamente, Iannone ha confessato pochi giorni fa di rimpiangere la Ducati. Che ci possa essere un ritorno di fiamma?