Anthony West ha postato sui social una lettera, in cui la FIM lo convoca alla Corte Disciplinare Internazionale. Il pilota australiano, non estraneo a simili controversie, ha accompagnato al post una lunga descrizione. Un duro sfogo verso la Federazione Internazionale Motociclistica.
La nascita della tragedia
Anthony West ha corso dal 1998 al 2016 in svariate classi: 125, 250, Moto2, 500, MotoGP, Supersport 600 e Superbike. Pur non comparendo in alcun Albo d’Oro, vanta un esperienza con pochissimi eguali.
Il 2012 è uno spartiacque per il pilota australiano: subisce un controllo anti-doping dopo il GP di Francia, il cui esito sarà positivo. Gli effetti retroattivi della penalità, annulleranno tutti i suoi risultati agonistici da Le Mans 2012 a Sepang 2013. Da lì, la sua carriera prima e la sua vita poi si trasformano in un domino di avversità. A Giugno 2019 annuncia il suo ritiro dalle competizioni.
Anthony West: “Maledetta FIM!”
Lo sfogo, pubblicato sui social, si apre con la più lapidaria delle dichiarazioni:
“Mi ritiro. Sono finito. Queste persone (gli organi della FIM) sono fuori controllo e cercano di distruggermi. Ho corso in Brasile, in un campionato che non era loro affiliato. Adesso stanno cercando di controllarmi anche lì. Sono andati in Giappone per chiedere a Kawasaki di interrompere la sponsorizzazione.”
Prosegue con un recap della sua situazione attuale:
“Mio padre mi ha cacciato di casa. Non ho soldi e non riesco a trovare un lavoro poichè ho dedicato tutta la mia vita a correre in moto. Se vuoi vincere, devi pagare!”
“Rossi e Marquez aiutati da FIM”
Lo sfogo continua, colpendo i 2 poli del Motomondiale: Valentino Rossi e Marc Marquez.
“Hanno permesso a Marquez di vincere in Moto2 con una centralina truccata. Quando il team di Tom Luthi chiese spiegazioni in merito, risposero che la Spagna aveva bisogno di un nuovo campione. Avrebbero dovuto accettare posti dal 2° in giù. Oppure l’anno successivo non avrebbero più corso nel motomondiale. Hanno fatto vincere Rossi in 500 con delle gomme speciali, studiate apposta per i circuiti specifici.”
Delle rivelazioni che, se mai venissero confermate, intaccherebbero la credibilità del motomondiale. La Moto2 è stata concepita alla stregua di un campionato monomarca, dettaglio che la maggior parte del pubblico non ha apprezzato. Le gare sono diventate noiose e i piloti stessi tendono ad aggirare la classe intermedia. Può quindi corrervi un pilota munito di centraline “personalizzate”?
Valentino Rossi ha vinto di misura il mondiale 500 nel 2001. I suoi rivali dell’epoca, Max Biaggi e Loris Capirossi, sono incappati in errori grossolani, per tenere il suo passo. Potrebbe mai Michelin, favorire un pilota sfavorendone, di conseguenza, altri 26 (+ le wildcard)?
Anthony West offre il suo contrariato punto di vista circa lo spettacolo della MotoGP:
“Tutto ciò che vedete è falso. Non credeteci! Loro controllano chi puo vincere e chi no (accusa mossa, al tempo, da Casey Stoner).”
Il bacio d’addio di Anthony West
La conclusione dello sfogo è davvero amara. Il pilota australiano infierisce senza remore, convinto ormai che i rapporti con la FIM non sia appianeranno mai più.
“Sono distrutto, al punto di voler morire. Odio questa vita. Fottiti FIM!”
Così chiosa Anthony West, immune dalla diplomazia. Le sue opinioni, sperando rimangano tali, sono state taglienti verso la Federazione. Un dato è però oggettivo: difficilmente lo rivedremo tra i cordoli.
Vi riportiamo uno screenshot del suo sfogo integrale ed in lingua originale.