In Gara 2 ad Assen del WorldSBK 2023, Axel Bassani taglia accidentalmente l’ultima variante. Non è l’unico a farlo ma neanche è l’unico che se lo può permettere.
Assen 2023 positiva per Axel Bassani
Lo abbiamo sempre detto: Assen è una pista vecchio stile nella quale i piloti con un grande cuore, pur dotati di un mezzo inferiore, possono dire la loro. Non importa se la loro guida denuncia qualche imperfezione ed una certa aggressività. Loro non mollano e anche se a mollare è la moto, non si arrendono per qualche trascurabile derapata in 5° piena a 240 km/h.
Figurarsi Axel Bassani che, con una Ducati Panigale V4R del team privato Motocorsa intende star davanti ad un certo Jonathan Rea, 6 volte Campione del Mondo di WorldSBK. E se la fortuna abbraccia gli audaci, il regolamento stringe la mano ai bravi figlioli.
Shortcut
All’ultimo giro di Gara 2, Bassani e Aegerter sono ingarellati da far paura. Aggressivo il 1° in accelerazione, violento il 2° nei cambi di direzione: fra teste dure si capiranno, no? Oppure si scontreranno. L’ultima S del tracciato olandese è per stomaci forti: una staccata alla quale si arriva a 200 km/h abbondanti e si scala in 2° per un velocissimo cambio di direzione al quale segue subito il traguardo. Per la serie: “Vuoi finire sui giornali? Prego!”.
Dominique infila Axel con una staccata profondissima (tanto, sappiamo che Yamaha le consente), accompagnata da una precisione chirurgica. Dentro! Il Bocia non si aspetta una tale intrusione. Non potendo rientrare in pista addosso al rivale, taglia e chiude in 4° posizione. Ma viene penalizzato. Lui.
Aspe’ com’era?
Stessa cosa ha fatto Valentino Rossi nel 2015, attaccato da un decisissimo Marc Marquez. Tale azione acquista spessore se pensiamo che il Dottore si stava giocando sia la gara (che per le statistiche ha vinto), sia la leadership del mondiale.
Quella volta non accadde nulla e ci chiediamo, in buona fede, come vengano applicati i regolamenti e cosa guidi la coscienza della race direction nel giudicare situazioni così al limite. Discorsi fini a se stessi: lo spettacolo c’è ed i talenti si vedono. Direi che va bene così, no?