Portare i propri bambini in moto è il sogno di ogni papà appassionato. In questo articolo vi lasciamo qualche consiglio utile per godervelo al meglio. Prima di spendere un patrimonio in protezioni ed abbigliamento tecnico, preoccupatevi degli accorgimenti gratuiti.
I bambini in moto si portano davanti o dietro?
Cari motociclisti, fate appassionare i vostri cuccioli al nostro mondo, anzitutto. Capite se questi mezzi possano più piacergli o spaventarli. A quanti ci chiedano “a quale età” sia giusto portare i bambini in moto, noi replichiamo: “Esiste un età per non andare più in moto?”. E’ il fisico, la passione, le circostanze determinano quando sia giusto accendere e spegnere il cuore.
Il Codice della Strada parla chiaro su quanto concerne la posizione: “il bambino deve stare dietro al guidatore”. Sulle sanzioni, oscilliamo tra i 160 e i 640 euro. Non vi sono regole per quel che riguarda il seggiolino. Se il bambino ha meno di 5 anni è consigliabile utilizzarlo. Così come può aiutare l’utilizzo di un bauletto che permetta al bambino di appoggiare la schiena, comprimendolo tra esso e il guidatore. Ma restiamo nel campo dei consigli.
Uno in più o in meno…
Giacché il Codice della Strada non punisce (purtroppo) certi atteggiamenti, vi invitiamo ad evitare la guida nervosa. Facciamo così: guidate come se avesse la trasmissione nuova, le gomme finite (o ricoperte di cera) e poca benzina nel serbatoio. In altre parole: movimenti fluidi, accelerazioni e frenate dolci e tanta lungimiranza nei confronti del traffico.
Non imponete al bambino di aggrapparsi e basta: lasciate che trovi e gestisca un suo spazio (e non solo sulla moto…). Evitare strade troppo tortuose: potrebbero sballottare il bambino e fargli perdere l’equilibrio. Anche perché sui passi ci vanno molti smanettoni e ci rendiamo conto che resistere sia difficile…
La regola delle regole
Attenzione ad istituzionalizzare bene i momenti spesi in moto. Non sono momenti in cui il vostro bambino vi accompagna in una vostra passione; sono momenti vostri di condivisione e complicità. Allora sì che i bambini si sentiranno partecipi anziché spettatori e vi asseconderanno alla guida.
