Ci sono quei piloti che vivono la moto come uno strumento. Un ponte da calpestare per arrivare al successo, alla gloria, ad una soddisfazione del tutto intima. Molti altri, invece, vengono morsi dal ragno di una passione eterna e sfruttano ogni occasione per passare del tempo in sella ad una moto. Sia essa moderna o d’epoca, da pista o da strada, piccola o grossa cilindrata poco importa. L’importante è dare gas. Entrambi prossimi ai 50 anni, cosa ci fanno al Mugello Max Biaggi e Loris Capirossi?
Biaggi e Capirossi al Mugello 20 anni dopo
Rivedere al Mugello Capirex ed il Corsaro richiama alla mente bellissimi ricordi. Uno fra tutti la gara del 2000 nella Classe 500. Loro 2, insieme ad un rookie di nome Valentino Rossi, offrirono al pubblico uno spettacolo epico. Una gara combattuta fino alla fine che vinse il romagnolo, per velocità, strategia e costanza. L’acredine della loro rivalità, estesa alle rispettive aziende Honda e Yamaha, esaltò lo spettacolo.
Degna di nota anche la gara di Mugello 2005. Questa volta, furono Biaggi e Rossi a giocarsi la vittoria fino alle ultime curve. Il rookie del 2000 aveva imparato e vinto moltissimo nel frattempo e conquistò anche quella gara. Capirossi non tenne agevolmente il loro passo, ma la sua diplomazia lo portò a completare il podio di una felice giornata di sport.

Mitigati dalla paternità di entrambi (unica per Loris, doppia per Max), i loro rapporti sono migliorati notevolmente. In sella alle loro Aprilia RSV4 (RSV4X per Biaggi) si sono goduti un Track Day sul circuito del Mugello. Non ci sono state manovre al limite, staccate aggressive e dichiarazioni roventi una volta ai box, ma solo tanto divertimento come ai vecchi tempi senza la pressione di allora.
Eppure, possibile che lo scopo di una giornata simile sia stata una semplice scampagnata? Questa è un’ipotesi che puzza...di gomma bruciata ed olio di ricino.