E’ una delle moto più affascinanti e più discusse, di questo periodo, durante le fasi di sviluppo. Dopo che la Casa italiana ha aperto i preordini della supersportiva Tesi H2, realizzata in collaborazione con Kawasaki, si è pensato bene di affiancare una versione alternativa, la Bimota Tesi H2 Carbon.
Bimota Tesi H2 Carbon, tanto carbonio
Al fianco del modello tricolore, di cui vi avevamo già parlato, Bimota affianca ora un modello del tutto speciale, dove a risaltare sono le numerose parti in carbonio della carenatura. In acciaio spazzolato invece è il serbatoio, a differenza della versione originale.
I dettagli
La differenza sostanziale, tra le due versioni, è la presenza dell’utilizzo del carbonio per la realizzazione delle carenature; motore e ciclistica rimangono invece quelle della versione standard.
Il motore è il sovralimentato quattro cilindri, quattro tempi raffreddato ad acqua da 998 cc e 231 cv a 11.500 giri, consuma coppia di 141 Nm a 11.000 giri, montato sulla Kawasaki H2.

Sospensioni a doppio forcellone, realizzate in lega di alluminio ricavate dal pieno, con escursione di 100 mm all’anteriore e 130 mm al posteriore. Non manca la predisposizione per l’ammortizzatore di sterzo Öhlins elettronico e due ammortizzatori posteriori completamente regolabili.
Da Kawasaki eredita anche la dotazione elettronica, per poter gestire i 231 cv spalmati sui suoi 200 kg. L’IMU Bosch con KTRC (Kawasaki Traction Control) a nove livelli completano il tutto.
A completare la parte ciclistica ci pensano i cerchi da 17 pollici, con pneumatici da 120/70 e 200/55 e un impianto frenante composto all’anteriore da un doppio disco da 330 mm e al posteriore un disco singolo da 220 mm, bloccati da pinze Brembo Stylema.
Prezzo e disponibilità
Per chi volesse acquistare la Bimota Tesi H2 Carbon potrà farlo al prezzo di “soli” 64.000 euro.