Nel weekend della MotoGP 2023 a Misano, Brad Binder ha guidato la sua KTM in una maniera scellerata. Ma è MotoGP anche questa?
Per Brad Binder è la MotoGP 2023 a Misano o il Motorshow di Bologna?
Raga, se non avete visto la gara non avete idea di cosa abbia fatto il sudafricano. Nella Sprint Race, la sua KTM RC16 sembrava un’Adventure nella Dakar. Derapate in ingresso curva, con la ruota posteriore “a tergicristallo”. Derapate in uscita di curva con l’ammortizzatore che pompava. Impennate nei cambi di direzione per via delle palate di gas. Un gran fracasso, insomma. Non ci sembra una guida politically correct.
Idola specus et Idola fori
Brad Binder è un idolo per i bambini di oggi e quella guida è diseducativa. In una MotoGP così educata, composta, cordiale in pista e fuori, dove il vincitore apparecchia la tavola, il 2° prepara il thè ed il 3° mette i biscotti nel piatto di ceramica, quelle derapate sono delle barbarità. Le moto di oggi devono filare lisce sui binari: ruota posteriore in asse con quella anteriore e pilota seduto composto. Altrimenti, a letto senza cena. Guarda invece Dani Pedrosa com’è obbediente.


Invece il sudafricano si comporta alla stregua dei cavernicoli che guidavano le MotoGP 990 o, mamma mao, le vecchie inquinanti 500 2 tempi. Fomentiamo la delinquenza a scapito dell’ecologia. Bravi, bravi! Ma caro Brad, Greta ti guarda. E magari sa anche dove abiti.
Ma vi rendete conto?
Guidare così è da irresponsabili. In primis, era in pista con altri piloti e se li avesse toccati in fase di sorpasso? Peraltro, frecce neanche a parlarne. O se, Dio lo guardi, si fosse steso? Gli altri avrebbero assistito ad uno spettacolo raccapricciante. Poi, non per dire, si viaggia in parallelo alla A14, dove il limite sarebbe di 130 km/h. Dai, 5 te li danno, 5 te li prendi…140 indicati? Ma non 300-305.
Se a quella velocità ti attraversa qualcuno? Anche un animale: un lonfo (che “non vaterca ne gluisce”) un orso adriatico o una combriccola di alpinisti di Rimini dediti alla caccia alla trota nei boschi circostanti.
Non so se…
Scusate lo sfogo moralista, ma queste sono cose serie (soprattutto questo articolo) ed è nostro dovere di stampa sensibilizzarvi. Non so se capite cosa intendiamo. Ma se vi abbiamo regalato qualche minutino di risate, significa che avete capito 🙂 .