Questo fine settimana, la MotoGP 2023 farà tappa a Rio Hondo in Argentina e Brembo ci racconta come i piloti affrontano la pista. Frenate poche ma buone.
Brembo per la MotoGP 2023 in Argentina
Presente nel Motomondiale dal 2014, il tracciato di Rio Hondo presenta poche frenate davvero stressanti per i piloti. In un indice di difficoltà da 1 a 5, si posiziona ad un livello 3. Dopotutto, con i prototipi moderni, le velocità aumentano di anno in anno ed occorre rallentare di più per impostare le curve.
Delle 13 curve del tracciato, 8 richiedono l’utilizzo dei freni, che però vengono utilizzati per il 31% dell’intera gara. Insomma, frenate piuttosto dolci, dal momento che la decelerazione media ammonta ad 1 g soltanto.
On the flow
Questa pista ha una carreggiata relativamente ampia, come ad esempio Losail e Sepang, ma caratterizzata da un asfalto ondulato come Assen. Bisogna interpretarla bene, con traiettorie talvolta innaturali. Premiati i piloti scorrevoli, che non si attaccano troppo i freni, ma anzi lasciano correre la moto e riescono ad inclinarla meno. Questo aiuterà anche e soprattutto in ottica volata, conservando maggiormente le gomme per gli ultimi giri. Avete già capito chi vincerà?
5+
La frenata più impegnativa è la Curva 5: si arriva a 335 km/h e si rallenta fino ai 75, perdendo 260 km/h e scalando 4 marce, con un carico sulla leva di 12 kg. Media difficoltà per la Curva 11, un cui i piloti neanche scalano una marcia e rallentano dai 190 ai 150 km/h. Relativamente rilassante la Curva 3, in cui si frena per soli 50 mt…prima di entrare nel rettilineo già lanciati in 3° marcia. Vincerà chi riduce di più il tempo morto.