Secondo i tecnici Brembo che lavorano con i piloti della MotoGP 2022, il Twin Ring di Motegi è un circuito estremamente impegnativo per i freni.
Brembo per la MotoGP 2022 a Motegi
In un indice di difficoltà da 1 a 6 per gli impianti frenanti, la pista giapponese richiede un impegno di livello 6. Le curve si affrontano quasi tutte in 2° marcia a meno di 100 km/h. Nei rettilinei tra una e l’altra si arriva a mettere spesso la 5° marcia. Insomma, ci troviamo davanti ad un circuito molto Stop&Go. Per questo, i tecnici Brembo mettono a disposizione dei dischi giganti da 355mm. I piloti potranno sceglierli in alternativa a quelli da 340mm che utilizzano anche altrove. No a quelli da 320mm.
V-Twin (Ring)
Parlavamo di layout spigoloso. Questo tracciato è un po’ atipico e richiede uno stile di guida “sui generis”. Si entra in curva con una staccatona; si inserisce all’ultimo; un attimo che il ginocchio tocca terra; poi subito moto dritta e manata di gas. Non ci sono quei curvoni nei quali ci si sdraia in piega con il gomito a terra. Il record è ancora quell’1:45.350′ registrato da Jorge Lorenzo nel 2014.
La MotoGP non ci torna dal 2019: per capirci, Marc Marquez era l’eroe indiscusso; suo fratello Alex, Luca Marini, Marco Bezzecchi, Enea Bastianini e molti altri correvano in Moto2 Fabio Quartararo una promessa che “tu vedrai se un giorno o l’altro…”. Insomma, ci si manca da tempo.
Numeri 1
Delle 10 frenate di Motegi, 5 sono altamente impegnative. Curva 1 mette sotto stress gli impianti, con una frenata che dura 5″ per perdere 230 km/h, scalando 3 marce. L’inserimento abbastanza lungo della curva permette un rilascio più progressivo della leva.
Curva 11 è invece la più tosta: si arriva in discesa a 315 km/h ed in 230 metri si devono scalare 4 marce (dalla 6° alla 2°) per rallentare fino agli 80 km/h. Tale è l’impegno che la pressione del liquido freno sfonda quota 13 bar.