Brembo ci parla dell’impiego dei freni dei piloti MotoGP 2023 nell’appuntamento di questo fine settimana al Mugello. Frenate toste e crudeli, soprattutto alla 1° curva denominata San Donato.
MotoGP Mugello 2022: San Brembo prega per noi!
E’ l’appuntamento più atteso, più sentito dai tifosi italiani e non solo. Ai tempi di Valentino Rossi (magari insieme a Biaggi e Capirossi), le tribune straripavano. Oggi cambiano i protagonisti; i fan sono più social; i piloti più atletici e le moto più veloci. Ma la sostanza non cambia. Le colline dell’Autodromo toscano si riempiranno dal Venerdì e si svuoteranno solo al termine della Domenica. Sarà la vicinanza con Barbiana, la frazione di Vicchio (FI) dalla quale proveniva Don Lorenzo Milani, ma crediamo che tutti i piloti pregheranno San Brembo.
Mi ricordo montagne…gialle
3 cose caratterizzano il circuito del Mugello. I saliscendi e continui cambi di pendenza. Quindi, le numerose S da 2° marcia, tra le quali bisogna muoversi con fluidità (non è un caso che Jorge Lorenzo vi abbia vinto molto spesso). Infine, il rettilineo di 1,149 km: il più lungo del calendario, dove i prototipi raggiungono le loro velocità più elevate. Non sarebbe tanto quello il punto, quanto il fatto di doversi poi fermare alla fine di esso.
300 metri di frenata
I piloti iniziano il giro sul rettilineo aeroportuale del Mugello. Lo scorso anno, Jorge Martin raggiunse la ragguardevole velocità di 363 km/h in sella alla sua KTM. La 1° curva, ironia della sorte, è la più lenta del circuito. Vi si arriva a 360 km/h e si scalano 4 marce per entrare a 97 km/h. La frenata dura 306 metri e deve concludersi in meno di 6″. Le sollecitazioni sulla leva del freno fanno raggiungere agli impianti la temperatura di 660°.
Caldi quasi quanto gli animi degli appassionati che Domenica vedranno la gara: chi a casa, chi in loco.