Brembo ci parla oggi di come la MotoGP utilizzi i freni durante la prima gara del 2023 sul tracciato portoghese di Portimao: forse il più ingannevole del campionato. Come vedremo, infatti, ci sono molti punti che valorizzano poco gli attributi della moto, ma molto di più quelli del pilota.
Brembo per la tappa di Portimao della MotoGP 2023
Il tracciato portoghese è mediamente impegnativo per i freni (livello 3 su 6, secondo le stime dei tecnici Brembo). Se le curve del tracciato sono 15, solo in 10 di esse viene chiamato in causa l’impianto frenante, per un totale di 32″ al giro. In un confronto improvvisato con il WorldSBK, diremo che quest’ultimo li impegna per meno di 31″ al giro. D’altronde, le velocità sono sensibilmente inferiori e la velocità di percorrenza tra le 2 categorie è simile. Questo significa che Portimao sia una pista tendenzialmente scorrevole, ma in questa stima manca di un dettaglio importante.
força e coragem
Questa pista è infatti caratterizzata da molti ed evidenti saliscendi. Non c’è tregua per i piloti, costretti a cambiare direzione rapidamente, nonostante le velocità molto alte. Anche l’elettronica della moto fa gli straordinari, con l’anti-wheelie costretto a tagliare cavalli per evitare le impennate (ovviamente, si vedono per questo motivo traiettorie “curiose”). E quando finalmente si arriva al punto di staccata, quest’ultima avviene spesso a moto inclinata o direzionata verso la curva successiva.
Punto di scoppio
C’è solo una frenata impegnativa. Altre 8 sono leggere. La più difficile è alla curva 1: le MotoGP vi arrivano a 336 km/h (ma spesso si superano i 340) e si frena per meno di 5″ fino ai 120 km/h in 260 metri circa. Ma tutto ciò avviene in una discesa olimpionica. Questo porta la pressione del liquido freno a superare i 14 bar! E’ un punto in cui gli spettatori vedranno molti sorpassi e…controsorpassi. Si, perché il rischio di andare larghi ed essere nuovamente superati è altissimo.