Brembo analizza l’impiego dei freni sul tracciato di Donington da parte dei piloti del WorldSBK 2022. La 9 e la 11 sono belle staccate.
Brembo per il WorldSBK 2022 a Donington
Donington Park è una pista double face. La 1° metà è molto scorrevole, con una serie di curvoni veloci da pelo in 5° marcia; lì non serve selezionare la modalità Sport o Track ma direttamente la OdioLaVita. Una bella S strettissima denominata S Fogarty in onore a King Carl. Quindi la 2° metà, caratterizzata da 2 staccate profondissime e 3 ripartenze perentorie. Tra di esse, 2 curve da 1° marcia morta che starebbero bene in un parcheggio multipiano.
Di più, la distanza fisica tra le staccate più importanti e i lunghi curvoni che le intervallano, portano al raffreddamento degli impianti. Non è un caso che alla S Fogarty, dopo un lungo tratto molto scorrevole, i piloti inizino a pelare i freni ben prima del punto di staccata ideale. Per 2 motivi: A) come detto, per far tornare in temperatura i freni; B) per stabilizzare la moto che, in 5° marcia a 260-270 km/h, decolla sullo scollino del rettilineo più lungo. E c’è da pensare che mamma elettronica tagli qualche cavallino al motore.
9(e)11
Le staccate delle curve 9 e 11 sono le più impegnative. Alla 9 si frena dai 267 ai 100 km/h scalando dalla 5° alla 2° per infilarsi nella S Fogarty. Inutile cercare la percorrenza a tutti i costi. Meglio rallentare, invertire la piega in meno spazio possibile ed uscire a fuoco.
Per non parlare di curva 11. Si arriva in 4° a 228 km/h e si scala fino in 1° marcia per rallentare fino ai 50 km/h. 5″ con la leva in mano per una frenata di 180 mt. Quale leva? Sia quella del freno anteriore che quella della frizione, perché a 50 km/h il motore di una SBK rischia di spegnersi.