Questo fine settimana il WorldSBK 2023 farà tappa ad Imola e Brembo ci parla dell’utilizzo dei freni da parte dei suoi piloti. Sporadico ma massiccio.
Brembo per il WorldSBK 2023 ad Imola
La pista romagnola è uno di quei circuiti old style. Si frena solo in 3 delle 21 curve a disposizione, ma quando lo si fa è per una giusta causa. Non soltanto caricare l’avantreno per inserire in curva, ma proprio fermare la moto e perdere molta velocità in pochi metri.
Oltre a questo, c’è da descrivere un po’ la complessità generale del tracciato. Una pista inglese ad honorem.
Dolci ricordi
Imola è una di quelle piste lì: ti emozioni anche solo a pensarla e ti scende la lacrimuccia se ne vedi qualche foto. Piace agli appassionati per tutti i duelli che vi si sono stagliati e per alcuni miracoli ivi avvenuti nel corso del tempo.
La carreggiata non è molto larga e c’è pochissimo verde: sono consentiti pochissimi sbagli. Di più, curvoni velocissimi da pelo: la Piratella in cui si inseriscono rapidamente 3° e 4° marcia curvando di sovrasterzo. Infine, la Rivazza: una curva da 2° morta (ma forse anche 1°) a cui si arriva da un discesone di 5° piena. Lì si capisce lo stato d’animo dei piloti. Più vivono una vita stressante fuori dal paddock, più tengono aperto in quel tratto.
Due
La frenata più intensa si ha in Curva 2. Si arriva a 280 km/h in 5° piena e si scalano 3 marce per affrontare la Variante del Parco. Si frena per 3,7″ imprimendo alla leva un carico di 5,5 kg, mentre la pressione del liquido freno lambisce i 12 bar.
Bella anche Curva 14. 240 km/h in 4° piena per poi prendere in mano il freno e tenerlo per i successivi 5″. 180 mt di frenata per raggiungere una pressione del liquido di 11 bar. Una particolarità? Con i freni in mano si percorrono ben 3 curve!