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Casey Stoner malato. Sindrome di affaticamento cronico

Il 2 volte Campione del Mondo australiano, ha smesso la tuta del pilota a fine 2012, a soli 27 anni. Collaudatore Honda dal 2013 al 2015 e Ducati dal 2016 al 2018. Ha quindi appeso il casco al chiodo e per lui ci si aspettava un futuro sereno, con la moglie Adriana e le 2 figlie, Alessandra e Caleya. Negli ultimi giorni, è però emersa una notizia spiacevole per gli appassionati: Casey Stoner è malato. Soffre di sindrome di affaticamento cronico.

Casey Stoner è malato

Il Campione australiano, non ha mai amato media e riflettori, tanto da interrompere la propria carriera da pilota nel 2012 (quando aveva ancora molto da dire…), nauseato ed insofferente verso l’ambiente che lo circondava. Quanto dichiarato da lui nei giorni scorsi, ha allarmato non poco gli appassionati:

“Non vado sul kart da più di un anno. Non ho più l’energia. Se provo per un giorno, poi devo restare sul divano una settimana. Ultimamente non ho fatto molte delle cose che mi divertono ed è un po’ frustrante. Sono una decina di mesi che non riesco nemmeno a tirare con l’arco. Non sono in grado di mantenermi in forma. Ho un problema, perché le mie costole vanno fuori asse ed essendo collegate alle vertebre, mi causano dolore anche alla schiena. Un paio di settimane fa, negli Stati Uniti per un evento Alpinestars. Abbiamo fatto pochi giri con altri ragazzi. Non abbiamo spinto o altro, ma per me è stato già abbastanza. In questi ultimi mesi sono migliorato con alcuni nuovi farmaci che sto prendendo, ma non posso ancora tornare ad allenarmi. Al contrario, ci sono volte in cui la malattia mi lascia sul divano per almeno 4 o 5 giorni e questo rende difficile la vita non solo a me ma anche a mia moglie”.

Provato, amareggiato, stanco: questo il ritratto attuale di Casey Stoner. Nonostante le soddisfazioni personali, la gloria agonistica e il denaro guadagnato, non c’è pace per il Canguro Mannaro.

Una vita difficile

La strada verso il successo è stata tortuosa ed accidentata per Stoner: nasce il 16 Ottobre 1985 a Southport, in un contesto bucolico, da una famiglia semplice ma intraprendente. Per il piccolo Casey, le moto sono tutto: i suoi giocattoli, i suoi libri, i suoi amici.  Sullo sterrato si rivela velocissimo ed inizia a gareggiare all’età di 6 anni nel Minicross. In Australia corre su qualsiasi superficie non asfaltata e fa incetta di vittorie. Gira il paese in Camper con la sua famiglia in cerca di campionati da vincere ed avversari da battere. Nel 2000, dopo anni di dominio nel Cross, decide di passare alle corse su asfalto e con i suoi genitori si trasferisce in Inghilterra: vittoria del trofeo “Aprilia Challenge” (dove conosce Chaz Davies e Leon Camier); una wild card nella Classe 125 nel motomondiale nel 2001, in cui correrà a tempo pieno, nel 2003 con il team LCR, e nel 2004 sulla KTM. Nonostante sia un pilota velocissimo, dispone spesso di mezzi privati, inferiori alla concorrenza; inoltre i suoi genitori hanno investito tutte le loro finanze  nella sua carriera e nella vita di tutti i giorni, i 3 vivono in un Camper. Nel 2002 e 2005 corre in 250, nel team LCR.  Nel 2006 debutta in MotoGP e, a dispetto della sua velocità, incappa spesso in cadute rovinose, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Rolling Stoner”; il 2007 è l’anno del 1° titolo Mondiale in sella alla Ducati.

Casey Stoner malato nel 2009

Nel 2009 termina al 3° posto il GP di Catalunya (da tutti ricordato per il sorpasso antologico di Valentino Rossi su Jorge Lorenzo all’ultima curva). Ai box appare privo di energie e, come dirà lui stesso, la cosa si ripeterà nei futuri GP di Assen, Laguna Seca e Sachsenring. Nella sua autobiografia “Oltre ogni limite”, Casey analizza il problema alla radice:

“Nel 2006 in Australia avevo già consultato dei medici per quella strana stanchezza. Mi avevano diagnosticato una sindrome da fatica cronica, che riconducevano a una combinazione tra il mio regime alimentare e i miei ritmi frenetici.”

La situazione degenerò nel GP di Donington e la fatica in sella, sommata ai dissapori nel box, spinsero Casey a tornare in Australia per un periodo di riposo e controlli medici. Come spesso accade, alcuni media misero in dubbio l’autenticità della sua malattia, ipotizzando che soffrisse la “pressione psicologica”; con i vertici Ducati, la situazione precipitò. Da lì, Stoner cambiò la sua alimentazione nella vita quotidiana e nel 2011 corse nel team HRC Repsol Honda, vincendo il 2° titolo Mondiale. Nel 2012, divenuto papà, abbandona le corse con grande rimpianto di tutti gli appassionati. In pista avrebbe vinto ancora e non deve dimostrare nulla; nella vita reale, c’è un campionato ben più importante per il quale lottare.

Federico Trombetti
Federico Trombetti
Federico Trombetti nasce in provincia di Roma nel 1992. Il suo paese sorge in prossimità di un aeroporto e forse nasce da qui la sua passione per i viaggi. Studente perenne di qualsiasi argomento gli capiti a tiro, ha 3 grandi amori: la Scrittura, nella quale si cimenta dal 1° anno di liceo, con poesie e brevi componimenti, sino a scrivere il suo primo romanzo a 17 anni e il secondo a 22 (magari un giorno li pubblicherà…); la Filosofia; i Motori, per i quali spende buona parte del suo denaro e del suo tempo libero. A 10 anni nasce l’amore per il motociclismo, a 14 il primo motorino, a 22 la prima giornata in pista. Qualche gara amatoriale e la costante voglia di migliorarsi. Grande appassionato di Musica, Cinema, Teatro e Cucina. Non sopporta i luoghi comuni, gli alcolici e la filosofia del “tutto o niente”.

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