lunedì, Marzo 20, 2023
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Classe 500 Mugello 2000. Biaggi VS Capirossi VS Rossi

Non potendo (ancora) parlare di gare attuali, vi proponiamo oggi un Amarcord d’eccezione: la gara della Classe 500 al Mugello nel 2000. Già parlare di Classe 500 evoca una grande libido: l’urlo dei 2 tempi 4 cilindri da 200 cv su moto da soli 130 kg di peso è un canto che ancora oggi suona nelle nostre orecchie. Nel nostro cuore. Il Mugello è la pista che tutti conosciamo, ogni anno teatro di record velocistici sempre più elevati (già nel 2000 si sfioravano i 320 km/h). Ma noi, non contenti, vogliamo farvi scendere la lacrimuccia: e se vi dicessimo che in quella gara si sfidarono Max Biaggi, Loris Capirossi e Valentino Rossi?

Memory Card

In Europa c’era il primo modello della PlayStation (mesi dopo sarebbe arrivato il 2°). I dati di salvataggio venivano scritti su una Memory Card ed oggi ne estrarremo una gara epica, accaduta davvero. Max Biaggi guida la Yamaha YZR500, dotata di un ottimo telaio ma non altrettanto veloce che le Honda dei concorrenti. Tra di essi, Loris Capirossi è tornato in 500 dopo i tentativi a vuoto del 1995 e 1996 ed i titolo in 250 nel 1998. Guida la NSR500 del team Pons. Aneddoto curioso, essendo lo sponsor principale di se stesso, il team Emerson viene così denominato in onore dell’omonima azienda di elettrodomestici che forniva loro gli schermi. Altra Honda NSR500 viene affidata a Valentino Rossi, al suo debutto nella Classe 500. Ciascuno dei 3 italiani vuole ben figurare davanti al pubblico di casa. Unico punto in comune tra i 3: rapporti reciprocamente tesi.

Gara della Classe 500 al Mugello 2000

In prova Alex Barros è il più veloce, ma in gara gli italiani si scatenano. La gara è un continuo scambio di posizioni tra i 3 italiani. Leggere la gara di ciascuno, ci riporta significati diversi. Tra le curve del circuito toscano, Loris Capirossi guida in scioltezza ed è super-aggressivo in staccata. Valentino Rossi vuol ricambiare la Honda della fiducia (eredita la squadra di Mick Doohan) ed è determinato. Max Biaggi gareggia con meno impeto, sperando in un errore dei connazionali.

Al penultimo giro, Capirex è saldamente in testa, ma Vale tiene il suo passo senza difficoltà. Forse ne ha di più: al Correntaio tenta un attacco, ma perde l’anteriore. Risale in sella per chiudere la gara in 12° posizione. Rimangono Max e Loris a giocarsi la vittoria e lo faranno con ogni argomento a disposizione. Nell’adrenalinica tratta tra la Casanova e le Arrabbiate, i 2 si scambiano posizione diverse volte. Il Corsaro si produce in spettacolari derapate ma non molla. Preapara un attacco alla Scarperia, ma corregge la traiettoria, scarica l’anteriore e cade. Ripartirà per arrivare 9°. Loris Capirossi vince la gara della Classe 500 al Mugello, con tanto di Giro Veloce.

La parola a voi

Nelle loro autobiografie, i piloti ricordano la gara con molto affetto. Sia per una ritrovata stima agonistica, sia per nostalgia dei tempi che furono (non a caso menzionammo il 2000 tra gli anni migliori della MotoGP).

MAX BIAGGI #3:

“3 italiani nel Gran Premio d’Italia. Chi c’è, ha speso bene i soldi del biglietto. All’ultimo giro, programmo di attaccare Loris al Correntaio. Mentre entro forte nella Scarperia-Palagio, è un attimo: la mia leva del freno struscia la sua gomma posteriore. Mentre struscio all’esterno sulla via di fuga, già me lo dico: sono stato un pollo.”

LORIS CAPIROSSI #65:

“Siamo gladiatori nell’arena, ci pestiamo come mastini da guerra. Alla penultima tornata la pista s’infiamma. Rossi scivola e finisce nella ghiaia. All’ultimo giro anche Max va giù. Io taglio il traguardo per primo sotto la bandiera a scacchi. Oggi non ce n’è per nessuno! Oggi sono in cima al mondo.”

VALENTINO ROSSI #46:

“Nel 2000 andavo forte, non avevo problemi. Solo che per 4 volte sono finito a terra. Una di queste è avvenuta al Mugello al culmine di una battaglia epica con Biaggi e Capirossi. Ci siamo giocati la vittoria in 3. Eravamo talmente al limite che alla fine al traguardo è arrivato indenne solo Capirossi, che ha vinto.”

Federico Trombetti
Federico Trombetti
Federico Trombetti nasce in provincia di Roma nel 1992. Il suo paese sorge in prossimità di un aeroporto e forse nasce da qui la sua passione per i viaggi. Studente perenne di qualsiasi argomento gli capiti a tiro, ha 3 grandi amori: la Scrittura, nella quale si cimenta dal 1° anno di liceo, con poesie e brevi componimenti, sino a scrivere il suo primo romanzo a 17 anni e il secondo a 22 (magari un giorno li pubblicherà…); la Filosofia; i Motori, per i quali spende buona parte del suo denaro e del suo tempo libero. A 10 anni nasce l’amore per il motociclismo, a 14 il primo motorino, a 22 la prima giornata in pista. Qualche gara amatoriale e la costante voglia di migliorarsi. Grande appassionato di Musica, Cinema, Teatro e Cucina. Non sopporta i luoghi comuni, gli alcolici e la filosofia del “tutto o niente”.

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