Claudio Domenicali ha commentato le performance ottenute a Jerez dalla Ducati Panigale V4S: soli 2,2″ dalla Desmosedici che corre in MotoGP. Sulla supersportiva stradale hanno girato i piloti di MotoGP (ecco perché); sul prototipo, il collaudatore Michele Pirro.
Brand reputation
Nei test di Jerez, la stradale Panigale V4S e la Desmosedici GP21 hanno girato insieme. E a fine giornata il cronometro ha parlato chiaro: 1:43.3′ per la stradale; 1:41.1′ per il prototipo. Poco più di 2″ per la felicità della dirigenza Ducati.
CLAUDIO DOMENICALI, AD di Ducati Motor Holding:
“Entrambe le moto erano equipaggiate con pneumatici slick Michelin. Alla fine, poco più di 2″ separano le moto più veloci al mondo da quelle che puoi acquistare presso il tuo concessionario Ducati locale. Impressionante!”

Ha ragione da vendere. Le performance dei mezzi di serie crescono sempre di più. Al punto che molti piloti le utilizzano volentieri per allenarsi. E poi, il cliché di “moto del box accanto” funziona sempre. Soprattutto in periodi simili. Peccato sia facile confondere Panigale e Desmosedici MotoGP e lo diciamo a tutela dello stesso Claudio Domenicali.
La scienza dei polli
Così Trilussa definiva la statistica. Secondo il poeta capitolino, i numeri non andavano enunciati ma anche contestualizzati. E’ buona norma farlo anche oggi. Entrambe le moto hanno girato in condizioni di umido dove, come sappiamo, le velocità di percorrenza e le sollecitazioni sono ben inferiori dai rispettivi limiti telaistici. Il plus di potenza motoristica e frenante dato dalla MotoGP non ha molto senso.
Men che mai a Jerez il cui layout presenta curvoni veloci e richiede di essere più fluidi che aggressivi. Basti pensare che il riferimento di Michele Pirro in questi test equivalga al record ottenuto da Marcel Schrotter in Moto2 e sia mezzo secondo più rapido di quanto ottenuto da Randy Krummenacher in WorldSSP su una Yamaha R6. I mezzi di entrambi vantano circa la metà della potenza di una MotoGP.
Se non bastasse, ricordiamo che in MotoGP Maverick Vinales ha girato in 1:36.584′ e Jonathan Rea in WorldSBK ha stampato un 1:37.986′ durante gli winter test 2017. In questo articolo commentavamo un video che spiegava la differenza tra le 2 categorie.
Conclusione
La veridicità dei tempi non è certo in discussione (il cronometro ha SEMPRE ragione); la completezza delle informazioni, sì. E, come annunciavamo nel 1° capitolo, la confusione non giova neppure alla stessa Ducati.
Proclami simili accrescono il Value for Money del prodotto ma ledono la credibilità agonistica dell’azienda. Già, perché in WorldSBK o nei campionati riservati alle derivate di serie si fa presto a dire “Tizio corre con una MotoGP”.