Dopo un 2019 di enormi soddisfazioni unite a piccoli rammarichi, Danilo Petrucci firma con KTM e si “toglie” dal Mercato piloti. Una mossa sicuramente coraggiosa la cui bontà andà valutata nel lungo periodo.
Danilo Petrucci firma con KTM
Orfano annunciato di Ducati, Danilo Petrucci è stato per molto tempo fermo ad un bivio decisivo per la sua carriera: andare in SBK dove una Ducati Panigale V4 ufficiale lo attendeva a pedane aperte; restare in MotoGP ed abbandonare (forzatamente) la confort zone Ducati per tentare percorsi inesplorati. Quest’ultima opzione era possibile solamente in sella alla KTM o all’Aprilia. Poichè la sella di Pol Espargaro rischiava di raffreddarsi, Danilo Petrucci ha firmato con la casa Austriaca.
Una scelta sicuramente coraggiosa, visto il potenziale mostrato dalla moto negli ultimi anni: non certo comparabile a quello di Ducati. Scelta doppiamente coraggiosa, se si considera la competitività della sella alternativa in SBK. Ma un Campione è così: vuole correre dove vuole, sfidando chi vuole e se questo deve avvenire in sella ad un mezzo meno competitivo, poco importa.
Il cerchio si è (quasi) chiuso
Ricapitoliamo il Mercato piloti. Petrucci sale sulla KTM di Pol Espargaro; quest’ultimo salirà sulla Honda Repsol di Alex Marquez; a sua volta, al catalano toccherà la Honda LCR di Cal Crutchlow. Ne consegue che Andrea Dovizioso non abbia alternative ad una firma con Ducati. La negoziazione procede a singhiozzo e lo spavento che potrebbe rimuoverlo sarebbe dato dal rimanere senza sella per il 2021.
Ma forse il punto è proprio questo: Dovi ha veramente voglia di continuare a correre? Arrivato ai 34 anni, ha già lasciato presagire la possibilità di un ritiro imminente. Difficile ipotizzare un miss matching di natura economica. Sarebbe già più probabile pensare a delle divergenze progettuali, in cui i conflitti con Gigi Dall’Igna siano determinanti. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.