Oggi ricorrono i 7 anni dalla morte di Doriano Romboni. La sua carriera lo volle Re senza corona. Il destino pose fine alla sua vita su un campo di gara.
Pilota speziato
Spezzino, per l’esattezza. Doriano Romboni nasce a Lerici (SP) L’8 Dicembre 1968, sulle coste liguri limitrofe alla Toscana del Marmo. E’ quindi un conterraneo di Marco Lucchinelli, con il quale condivide l’approccio pepato alle competizioni e lo stile di vita ribelle. Agonisticamente cresce insieme a Loris Capirossi, nei trofei monomarca prima, nel Motomondiale poi. Debutta nella 125 nel 1989 e l’anno successivo vincerà 2 GP (Hockenheim e Assen), proprio quando il più giovane Capirex sarà Campione del Mondo.


Ad entrambi gli italiani vengono affidate 2 Honda NSR 250 private nel 1992. Doriano ottiene il podio a Donington Park. Notoriamente fumatore, amante delle Trofie al pesto e della buona birra, Doriano è l’emblema del “pilota vecchia scuola”, che si esalta sulle piste veloci e da pelo. Non a caso, nel 1993 vincerà a Zeltweg e nella sua pista: Hockenheim. Rinfrancato dall’appoggio ufficiale di Honda, batterà di prepotenza l’amico Loris Capirossi. L’anno successivo, sarà quest’ultimo a vincere, mentre Rombo si toccherà con Max Biaggi.
Fase calante
Mentre i 2 connazionali si contenderanno il Mondiale 250 1994, la parabola del talento di Romboni inizierà a declinare. Un altro anno in 250 con vittoria a Jacapereguà in Brasile e poi l’arrivo in Classe Regina. L’Aprilia RSW 500 ex Loris Reggiani è un esperimento acerbo: spinta dal bicilindrico 430cc, in rettilineo è meno potente delle 4 cilindri Honda, Yamaha e Suzuki; in curva è comunque molto più impegnativa di una 250. Il podio di Assen 1997, in piena era Mick Doohan, sarà l’ultimo acuto degno di nota.
Il millennio di Rombo si chiude in sella alla Ducati 998 nel WorldSBK. Disputerà in questo campionato altre 2 manche a Monza nel 2004 sulla Yamaha R1, chiudendo al limite della zona punti. La sua carriera da professionista volge al termine. Almeno ufficialmente.
Appuntamento col destino
Ufficiosamente, Doriano è estremamente attivo. Si allena spesso nelle piste più piccole o i Kartodromi con le Supermotard. Dapprima ancorate alle pieghe con la gamba aperta, i piloti di questa disciplina scoprono uno stile simile alle sportive: si piega aprendo le gambe e sfregando a terra il ginocchio (e le pedane), per via degli elevati angoli di piega reale.


Il 30 Novembre 2013 il circuito “Il Sagittario” di Latina è gremito di Supermotard. Numerosi piloti di livello mondiale affrontano le prove del SIC Supermoto Day 2013 che si terrà il giorno successivo. Doriano commette un errore ed invade la pista in direzione opposta: Gianluca Vizziello (che ha corso anche in WorldSBK e nel CIV) non avrà modo di evitarlo. A quasi 10 anni dallo stop definitivo della sua carriera, Doriano Romboni incontrerà il destino tra le ex paludi dell’Agro Pontino.
L’ironia della sorte lo vedrà morire in un evento atto a ricordare Marco Simoncelli. Ora Doriano riposa nel cimitero di Ceparana (SP) a 2 passi da casa. Un altro marito della velocità alla quale aveva giurato fedeltà fino alla morte.