Dopo i successi in SBK, il rilancio della Panigale 959, aggiornata e ribattezzata “Panigale V2”, oggi scende in pista la Ducati Panigale V4S 2020. Ancora più veloce per i piloti professionisti; più facile per gli amatori.
Motivazione e velocità
Oggi è difficile affermarsi e contrastare i colossi giapponesi con strumenti oggettivamente inferiori. Una volta consolidata la propria leadership, non è facile rimanere al vertice. Ducati ce l’ha fatta. I suoi singolari Bicilindrici a V l’hanno sempre contraddistinta. L’arrivo della nuova Panigale V4 sul mercato, ad inizio 2018, è stato una motivazione in più per gli ingegneri di Borgo Panigale, che hanno esteso il loro impegno tra le 4 cilindri. Nel 2019, la Panigale V4 ha debuttato nel CIV SBK, dove ha vinto guidata dal collaudatore Michele Pirro; è entrata anche nel WSBK, con il pluri-collaudato Chaz Davies e l’inedito Alvaro Bautista. Quest’ultimo ha vinto parecchie gare ma il loro dominio si è dissolto presto, tra gare opache, errori ed incompatibilità con i circuiti. Un limite che a Borgo Panigale vogliono colmare. A partire dai Track Day.
Ducati Panigale V4S 2020. Più performante con tutti
Numerose le migliorie apportate alla Ducati Panigale V4S 2020: sospensioni Öhlins a controllo elettronico; nuovi parametri per l’acceleratore elettronico Ride by Wire, per una migliore gestione del gas (su oltre 200 cv alla ruota non guasta mai); un telaio anteriore più rigido per migliorare la reattività nel misto stretto; l’immancabile pacchetto aerodinamico che conferisce ancora più stabilità sul veloce.
La Panigale V4S 2020 è apparsa ancor più performante, nei test presso l’Autodromo di Vallelunga. Un circuito completo, severo con i mezzi, il setting, i piloti e la loro psicologia: basti pensare che la curva più veloce si affronta in 5^ “piena” anche nel CIV SBK e la più lenta in 1^ “morta” anche con le Moto3. Michele Pirro, padrino di questa creatura Ducati, è stato più veloce di quasi mezzo secondo, rispetto a quanto ottenuto con la versione 2019 (considerando i riferimenti del tracciato, si ipotizzano tempi sotto l’1:40′); più evidenti i progressi di un pilota dilettante, che si attestano a 0.8″; dai miglioramenti, trae maggior profitto l’amatore medio che, in una simulazione durante il test, ha migliorato il suo best di 1.3″, confermando gli intenti democratici di Borgo Panigale.