Dopo la caduta dalla moto da cross, Fabio Quartararo cade anche dalla bici, mentre impenna durante un’uscita con gli amici.
Cade anche dalla bici Fabio Quartararo
Non c’è niente da fare: un pilota resta tale anche quando si concede una tranquilla passeggiata con gli amici. Deve vincere, superare i suoi limiti, convincere chiunque abbia intorno della sua forza, anzitutto se stesso. Ci sarà una ragione se, anche nelle tortuose strade di Andorra (dove peraltro i limiti di velocità sono estremamente severi) questi piloti viaggiano comunque su delle fuoriserie da oltre 300 km/h.
Figuriamoci se in bicicletta, dove chiunque può esprimersi liberamente, un pilota rinunci a dare spettacolo. Ma quando mai? Ed infatti, Fabio cade dalla bici mentre si concede un’impennata forse eccessiva.
Non può andare sempre liscia
Questa caduta ci ricorda al rischio di Max Biaggi a Brno nel 1998 sulla Honda NSR 500. Il Corsaro volle festeggiare la sua vittoria impennando dopo il traguardo in 4° marcia a circa 200 km/h. Sfortuna volle che quel giorno, sul rettilineo, il vento spingesse in direzione opposta. Una volta che la moto si mise a candela, questo vento la fece andare ancor più indietro.

Max chiuse repentinamente il gas e pestò forte sul freno dietro. Nel miracoloso atterraggio, il cerchio della sua moto si piegò, il cupolino volò via, la mentoniera del casco picchiò forte sul serbatoio e le parti basse di Max non ne furono contente.
Insomma, se quella volta a Max mancò poco per cadere, stavolta a Fabio non è mancato nulla.
La stagione sta per iniziare!
Molti lo hanno ricordato a Fabio sui social. In effetti, in poco più di una settimana ci saranno i test di Sepang ma…cosa vuoi che sia una scivolata a pelle di leone sull’asfalto quasi da fermi? Una disinfettata per pulirsi dal bitume e passa tutto. Compresa la ferita per aver perso un mondiale inseguito fino all’ultimo.