Giovedì 11 Marzo abbiamo fatto una chiacchierata con Francesco Cocco: un pilota che ha partecipato nel 2020 al National Trophy 1000 e nel 2021 sarà nel CIV Superbike. In entrambi i frangenti, sulle BMW del team B-Max Racing. Una squadra nata vicino Roma che dal Trofeo Italiano Amatori (il team manager Massimo Buna correva nella categoria 1000) debutterà nella massima espressione delle derivate di serie su scala nazionale.
Curva di Gauss
Francesco Cocco nasce il 26 Agosto 1995 ad Alatri (FR) ed ora risiede nella cittadina termale di Fiuggi (FR). La sua età lo pone in concorrenza anagrafica contro piloti del calibro di Franco Morbidelli nel 2011 in STK600 e 10 anni dopo lotterà contro Andrea Mantovani nel CIV Superbike. Non tutti sanno però che un infortunio ha rischiato di porre fine anzitempo alla sua carriera. Da qui il suo motto “Più forte delle bombe”.
Work hard
Ovviamente, Cocco associa alla sua forza di volontà un grande allenamento. Non solo in palestra, ma anche in pista. Infatti, i circuiti tortuosi del basso Lazio sono un ottima tempra.
Francesco Cocco #75:
“Giro spesso al Sagittario di Latina con una Honda CB500 di Enrico Fugardi (ex pilota dell’Europeo 500 1983) ed ho il record per moto stradali: 59.4″. Anche l’ISAM di Anagni si presta al mio tipo di allenamento e con una 600 supersport detengo il record del circuito: 1:04.3′. “
Flashback
Lavorare a testa bassa non significa trascurare le alternative, anche perché Francesco sa di non aver sfruttato al 100% le occasioni avute in carriera. O semplicemente di aver commesso qualche giustificabile leggerezza.

Francesco Cocco #75:
“Quando ero nel team Pata Yamaha nell’Europeo STK600 ero giovanissimo: avevo 16 anni ed era un contesto sovradimensionato (ricordiamo che per un pilota non conta solo il dare gas, ma anche altri aspetti paralleli, NDA). Ho fatto qualche errore di troppo. Anche a fine 2020, avevo qualche possibilità di correre nel mondiale Endurance e non è detto che in futuro…”
Mosca bianca
Francesco Cocco è per molti versi un pilota atipico. Alcune caratteristiche tecniche e personali lo differenziano molto dai suoi avversari.
Francesco Cocco #75:
“Sono molto rispettoso con i miei avversari, ma anche molto competitivo. Non riesco ad avere con loro un rapporto di amicizia, andarci a cena o addirittura viaggiarci insieme. So che a molti capita, ma io non ci riesco.”

Compasso
E’ particolare anche il suo stile di guida che differisce da quello dei suoi avversari. Soprattutto con il 1000, oggi si tende a spigolare: frenare tardissimo e posticipare il punto di corda all’inverosimile per raddrizzare la moto e dare gas prima possibile. La velocità di percorrenza a centro curva è più bassa, ma si entra e si esce molto più forte, stando molto meno tempo in piega.
Francesco Cocco #75:
“Credo di essere l’unico pilota che con il 1000 non spigola (con la Yamaha R1, neanche Simone Saltarelli). Faccio delle grandi pieghe che durano per molti metri. Spesso struscio a terra anche gli stivali, le pedane e i copri-carter del motore.”
Più larghe che lunghe
Una scelta che si ripercuote nella sintonia con la pista. Ancora una volta, Cocco differisce dai suoi avversari.
Francesco Cocco #75:
“All’estero, amo molto Jerez e Brno: sono circuiti larghi di carreggiata, in cui si sta molto tempo in piega. In Italia, mi piace molto Vallelunga, che è la pista di casa. Odio Imola completamente. Non mi piace in nessun punto.”
Passato e futuro
La chiacchierata è una pallina da Tennis che rimbalza tra i campi del passato e del futuro, con aneddoti e spunti. Nel 2011, un suo numero gli conferì una discreta fama anche internazionale.
Limitatore e preghiere
Europeo STK600 a Vallelunga. Nel circuito laziale, c’è il Curvone: con una STK 600, si arriva in 6° piena a 240 km/h reali. Si toglie il gas e si lascia scorrere verso destra la moto a 200 km/h abbondanti. Dopodiché si affronta un cambio di direzione verso sinistra a tutto gas, in discesa, raggiungendo di nuovo i 240 km/h. La Yamaha R6 di Francesco allarga, allarga, allarga. Fino ad andare sull’erba. Dopo aver rischiato l’esplosione, moto e pilota tornano in pista dopo un traverso da brivido. (se amate il brivido, aprite questo LINK).
Francesco Cocco #75:
“In quell’occasione, ci siamo aperti a ventaglio per tentare dei sorpassi alla Cimini 1. Non ho preso bene la mira e sono finito sull’erba. Mi sono salvato tenendo il gas aperto: slittando, la ruota posteriore ha fatto salire i giri fino al limitatore. In questo modo, sono riuscito a scaricare l’avantreno. E’ successo tutto in pochissimi secondi.”
Dalla porta principale
Quest’anno, Francesco debutterà nel CIV Superbike, ricevendo un supporto ufficiale da parte di BMW Germania. Seppur perfettibile, la supersportiva bavarese è notevolmente equilibrata.
Francesco Cocco #75:
“La S1000RR ha funzionato un po’ con tutti gli stili di guida (nella battaglia del CIV SBK ad Imola, si è rivelata capace di molte traiettorie alternative, NDA). Quest’anno avremo la nuova M1000RR. Presto la proveremo e ci renderemo conto del suo potenziale.”
E noi facciamo un grande in bocca al lupo a Francesco Cocco e al B-Max Racing team per il loro imminente debutto nel CIV Superbike.