Un triste dato statistico ci dice che nel 2021 i furti di moto e scooter sono cresciuti del 5,5% rispetto all’anno precedente. Un dato preoccupante che però non possiamo semplicemente dare in pasto alle calcolatrici: dobbiamo contestualizzarlo.
+5,5% di furti per moto e scooter nel 2021
Allarmismo per allarmismo, esordiamo ricordando che nel 2020 c’è stata la Pandemia. Uno spartiacque nella storia dell’umanità, che ha messo a dura prova. Questo ha ridotto molte persone sul lastrico, costringendole a vivere di espedienti. Attenzione, non si legga il capoverso sotto un profilo etico, ne si cerchi alcuna assoluzione. Semplicemente si stava spiegando.
Tale Pandemia ha fatto lievitare fattorialmente i prezzi delle materie prime, creando un duplice effetto:
A) ha complicato la reperibilità di esse e quindi, della produzione di veicoli ex novo;
B) ha per questo innalzato il valore dell’usato, che in alcuni ambienti ha il suo peso;
In questo mondo di ladri
Secondo i censimenti e gli attestati di rischio delle compagnie assicurative, le regioni italiane più a rischio sono: Lazio, Lombardia, ma soprattutto l’immancabile Campania. Lo sa bene chiunque possieda una moto o uno scooter in quelle zone ed è costretto ogni anno a pagare delle polizze stellari anche per mezzi di poco valore. Anche perché ai ladri piacciono dei mezzi ben precisi, con alcune condizioni di rivendibilità sul mercato.
Little by little
Il preferito resta sempre l’Honda SH125: comodo, sicuro ed affidabile. Ma soprattutto rubabile (cosa nota che il suo bloccasterzo si rompa con un calcio ben assestato). Per non parlare del Piaggio Liberty 125: grazioso, agile e personale. Pur anche installando i vari immobilizer, caricarlo su un furgone è un attimo. Cosa può fare quindi l’utente medio?
Assumendo la sua attenzione, deve sempre ricorrere a bloccasterzo, catena, lucchetto e tutti gli accorgimenti del caso. E soprattutto, diffidare dagli eccessivi risparmi sulle assicurazioni.
