Il campionato WSBK ricomincerà tra 2 mesi: tante attese e sorprese preludono l’inizio della stagione agonistica 2020. Tra tutte, la presentazione della Honda SBK 2020. Il lieto evento è fissato per il 21 Febbraio 2020, presso l’Honda Welcome Palace di Tokyo. Sarà l’inizio di una nuova era per l’azienda dell’Ala dorata?
Honda ed SBK? Nel 2020 la svolta.
HRC e WSBK sono 2 colossi di indubbio prestigio, che negli ultimi anni non hanno riposto grande fiducia l’uno nell’altro: tra le derivate di serie, la casa di Tokyo non ha altrettanta influenza che nel motomondiale e Superbike, dalla sua, ha sempre avuto l’onore di promuovere i marchi che in MotoGP non corrono o non emergono (Ducati, poi Aprilia, quindi Kawasaki). Tali divergenze hanno sempre inciso negativamente sul rendimento di HRC: nel 2015, il Campione del Mondo in carica Sylvain Guintoli ha disputato una stagione incolore; Honda non vince una gara nel WSBK da Sepang 2016, guidata da Nicky Hayden, in una gara caratterizzata da pioggia battente; nel 2017, infine, Stefan Bradl non ha fatto meglio di un modesto 6° posto (a conferma che il passaggio da MotoGP a SBK non sia un investimento a capitale garantito). Ci sono tutte le premesse, quindi, per una svolta decisiva. Ad EICMA 2019, Honda ha presentato la nuova CBR1000RR Fireblade: design futuristico, linee aggressive, scheda tecnica da urlo. E quale migliore campagna pubblicitaria se non il debutto nel WSBK? Per lo spagnolo Bautista è stato come il canto delle sirene, udito proprio nel momento più delicato della sua love story con Ducati.
Giù la maschera!
Il debutto della nuova Honda CBR1000RR in SBK nel 2020 è avvolto da un aura di mistero ed hype: la casa giapponese è stata l’unica a non partecipare ai test di Jerez a fine Novembre, optando per delle sessioni riservate, prima ad Aragon, poi a Portimao. Pertanto non sono note le performance ed il relativo livello di competitività della nuova creatura di Tokyo. Le rassicurazioni arrivano dai 2 piloti scelti per questa nuova avventura, Alvaro Bautista e Leon Haslam. Entrambi velocissimi sulle derivate di serie, portano ciascuno la loro esperienza: per lo spagnolo, sarà un ritorno alle origini (con Honda ha disputato il suo triennio migliore in MotoGP); per il britannico, sarà un’ulteriore opportunità per il suo grande talento. Appuntamento a Tokyo per il 21 Febbraio.