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I successi della Honda RC 211, 212 e 213V

Proprio ieri si celebrava il 18° anniversario dal debutto della MotoGP. Il GP di Suzuka 2002 fu dominato da Valentino Rossi, sulla neonata Honda RC211V. Un raffinato capolavoro di tecnologia, alla quale è seguita una degna discendenza. Andiamo quindi a vedere i successi della Honda RC in MotoGP.

I successi della Honda RC211V

La Honda RC211V nasce nel 2001 per rispettare i limiti di regolamento della MotoGP. E’ spinta da un motore 5 cilindri da 990cc, in grado di superare sin da subito i 200 cv alla ruota. Alla pura potenza, si affianca un’ottimo equilibrio generale, che la rende docile e performante nel contempo. Nel 2002, Valentino Rossi domina la stagione di MotoGP e, quando Alex Barros ha l’occasione di guidarla per le ultime gare della stagione, ottiene 2 vittorie e 4 podi complessivi. Nel 2003, quella moto viene guidata anche da Max Biaggi (nel team Camel), Sete Gibernau, Makoto Tamada e l’ex ufficiale Tohru Ukawa. I continui sviluppi motoristici innalzano la potenza a 240 cv. Il dominio dei piloti Honda è totale: 15 vittorie complessive in 16 gare.
Negli anni successivi, le vittorie della casa dorata iniziano a calare: nel 2004, Valentino Rossi passa in Yamaha, portando con se alcuni elementi preziosi della grande orchestra HRC. Quest’ultima si rivela poco lungimirante nella gestione aziendale. Sete Gibernau lotterà per il titolo mondiale fino a 2 gare dal termine, ma sarà Rossi a spuntarla. Il 2005, la Honda RC211V trova un nuovo pilota: Marco Melandri. Il ravennate vincerà 2 gare su di essa ed in classifica iridata sarà 2°, neanche a dirlo, dietro Valentino Rossi. Nel 2006, il team ufficiale Repsol tenta il tutto per tutto. All’ormai maturo Nicky Hayden, affianca il debuttante Dani Pedrosa. Il primo sarà Campione del Mondo sull’ultima RC211V, con il merito di aver raccolto costantemente punti preziosi. Dani Pedrosa si rivela una scelta vincente. Nel frattempo, Casey Stoner ne guida una versione meno aggiornata nel team LCR e, nonostante le cadute rovinose, si rivela molto veloce.

RC212V. Si chiude in bellezza

La sostituta della RC211V è la RC212V che gareggia dal 2007. Sin dalle prime gare, si rivela una moto complessa, brusca nell’erogazione di potenza e coppia e concepita sulla corporatura minuta di Dani Pedrosa. Quest’ultimo, grazie al suo approccio molto razionale, riesce a sempre a chiudere il mondiale al 2° o al 3° posto, pur senza mai lottare per il titolo. Andrea Dovizioso, dal 2009 nel team Repsol, non entrerà mai in sintonia con la RC212V.
Nel 2011 Casey Stoner torna in Honda, questa volta nel team Repsol. Sin dai primi chilometri, si trova a suo agio con la Honda, aiutato dalla sua guida molto incentrata sul retrotreno. Questo il suo ricordo del primo contatto con la RC212V:

“Davo gas e la moto rispondeva bene. Rifiniva le curve per me. Nell’ultimo test in Qatar continuai a fare progressi, con la consapevolezza di avere a disposizione un pacchetto molto più forte di qualsiasi altro avessi mai avuto prima. Era entusiasmante avere una moto così forte.”
I successi della Honda RC - Stoner

Quell’anno, vincerà 10 gare ed il titolo mondiale.

I successi della Honda RC 213V. Per pochi eletti

Nel 2012, la MotoGP torna alle origini, con motori 1000cc di cilindrata. La Honda si affida al V4 per la sua RC213V. Nel 2013, viene annunciato l’ingresso di un uragano nel team Repsol: Marc Marquez. Il giovane pilota catalano va subito fortissimo e vincerà ben 6 titoli mondiali in sella al prototipo di Tokyo.
Mentre Marquez fa incetta di vittorie, tuttavia, i suoi compagni di marca non riescono a guidarla con altrettanta disinvoltura. Marc ha una guida molto aggressiva, fatta di movimenti fulminei e manovre estreme; altri piloti dalla guida più accademica lottano con una perenne mancanza di feeling sull’anteriore. Il fatto che Marc vinca, inclina la bolla dello sviluppo dalla sua parte.
Detto ciò, i successi della Honda RC nelle competizioni sono stati molti: tra titoli riservati ai piloti ed ai costruttori, si parla di ben 22 mondiali in 18 anni. In questo intervallo di tempo, la casa di Tokyo ha portato a casa ben 153 vittorie. Se a queste aggiungiamo i fasti della progenitrice NSR 500, capiamo quanto Honda abbia investito nel Motomondiale.

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