L’influencer svedese 25enne Sara Aydin va in moto per le strade della Sardegna. La sua noncuranza di alcune regole civili la espone alle polemiche sui social. Ironia della sorte, gli stessi social sui quali lei vanta oltre 1 milione di seguaci.
La Sardegna per l’influencer svedese è una pista
Di velocità, cross, flat track…tutto. Sara Aydin ha girato l’isola italiana a bordo di una moto producendosi in impennate, parcheggi ed ormeggi su spiagge in cui è vietato entrare a bordo di un veicolo. Un vilipendio a dei patrimoni artistici-culturali e territoriali che, di questo passo, scompariranno a breve. Del resto, una formula non ufficiale ci dice che “più in un paese o in una cultura c’è repressione in patria, più si è sregolati fuori”.
Dietro la lavagna
Una nota degli ambientalisti, che con il mondo dei motori non ha mai avuto rapporti idilliaci, ha stigmatizzato questo comportamento.
“Il fatto che ci guadagni non l’autorizza, però, ad arrivare su questa Isola nel bel mezzo del Mediterraneo occidentale a fare quello che le salta in testa: per esempio, impennarsi ripetutamente su trafficate strade cittadine e scorrazzare in moto sulle spiagge. Sono cafonate, causano pericoli sulle strade, provocano danni all’ambiente e, ma guarda un po’, sono pure vietate. Chissà se in Svezia l’avrebbero permesso”.
A loro si è aggiunto il pubblico dei social, così caldo ed affettuoso, quanto forcaiolo e giustizialista all’occorrenza. Ma c’è…un “ma”.
Bocca di rosa
Conoscete questa canzone di Fabrizio De André? Un testo in cui Faber descrive l’incoerenza con la quale la gente agisce spesso. Non si prendano le prossime righe come un’assoluzione, casomai come una prospettiva benaltrista.
La Sardegna è da sempre un patrimonio territoriale della quale andare fieri. Lo sa bene l’imprenditoria che in tempi non sospetti vi ha sapientemente investito ed allocato risorse. Ed oggi che quel patrimonio è turisticamente più vivo che mai, qualche stonatura fa parte del gioco.
Giacché molte di queste città accusano dei deficit nella pulizia e nello smaltimento dei rifiuti, siamo sicuri che questi derivino solo dal comportamento dei turisti.