Jack Miller da il bacio d’addio alla Ducati concludendo al 4° posto la gara di Bend dell’ASBK (Australian Superbike). Allora non è tutto oro ciò che luccica.
Vacanze in ASBK per Jack Miller
Così come non è tutto materiale composito ciò che non luccica sotto i riflettori mondiali. Ormai passato ad altro marchio, Miller si concede un ultimo ballo con la Rossa. La Panigale V4R con la quale ha già corso nella Superbike australiana. Guascone entusiasta, Jackass accetta volentieri l’invito a correre in terra natìa. Una gara in cui fare spettacolo, divertire il pubblico ed anche se stessi.

Ciò non significa che sia andato a Bend Motorsport Park per “rubare le caramelle ai bambini”. Quei bambini di gas ne danno a palate e, soprattutto, non hanno paura di moto che pompano e molleggiano quando si prende in mano il gas. Le gomme si consumano in un Amen e l’elettronica è così approssimativa (per un pilota di MotoGP, s’intende) che conviene “aprirla” (scegliere mappature meno invasive).
Goodbye kiss
Minor finezza che si ritrova nelle piste: non ci sono vie di fuga altrettanto efficaci che in MotoGP e WorldSBK e capita che venga un po’ di braccino. Con queste premesse, è un attimo ritrovarsi giù dal podio. Ed è così che arriva Miller.
Mentalmente già pilota KTM, Jack Miller è formalmente ancora con Ducati. Dire addio alla casa di Borgo Panigale gli è così difficile e sappiamo che quando varcherà il bunker austriaco di Mattighofen, gli mancherà la vicinanza con le campagne emiliane che aveva a Borgo Panigale (BO).

5 anni che resteranno più vivi che mai nella sua memoria ed in quelli di Ducati. Un binomio italo-australiano che, pur non avendo replicato i fasti dell’epoca Stoner (o Bayliss), vanta 3 vittorie e diversi podi in MotoGP. Soprattutto, tanta passione. A volte troppa, ma è stato bellissimo così.