L’australiano uscente di Ducati Jack Miller correrà un’ultima gara in sella ad una Rossa dopo Valencia: la tappa di Bend dell’ASBK in sella alla Panigale V4. La stessa utilizzata nella Race of Champions.
Wildcard nell’ASBK per Jack Miller
Jackass non è nuovo a queste avventure. Il suo imprinting trasuda spensieratezza e soprattutto divertimento, da tutti i pori. Salire in sella ad una qualsiasi moto e tirarle il collo è per lui, fonte di gioia. Chi se ne importa dei tempi. E poi, non si sa mai, tenersi buono qualche contatto in terra natia potrà sempre servire un domani.
D’altro canto, anche Troy Bayliss ha corso e vinto nell’ASBK. Fuori età, fuori tempo e fuori moda. Ma ci ha vinto. E non si creda che nell’ASBK ci si tratti con i guanti bianchi.
Welcome to the jungle
Men che mai a Bend. Una pista estremamente tortuosa che in poco meno di 5 km raccoglie ben 18 curve. Nei pochi giri a disposizione, non c’è tempo di pianificare e ponderare; non c’è spazio per le linee chirurgiche della MotoGP. Ecco, se correre nei prototipi in pistoni larghi come Losail o Portimao è un incontro di Boxe, una wildcard nell’ASBK equivale ad una rissa da bar.
E si sa: spesso si lotta per amore.
Questa lunga storia d’amore
Nulla a che vedere con la relazione che cantava Gino Paoli. Ma tra Jack Miller e la Ducati c’è stata una bella Love Story. Fan di Casey Stoner e caratterizzato da una guida piuttosto incentrata sul posteriore, Jackass ha sempre sognato di correre per Borgo Panigale. Dopo 3 anni di team Pramac, altri 2 nel team Factory. 2 vittorie, 9 podi e, purtroppo, poca costanza. Ma c’è tempo per un ultimo bacio. Un ultimo brivido sotto la tuta. Un’ultima emozione il cui sapore svanirà dagli occhi come uno screenshot, pur restando nella memoria.
E giacché abbiamo scomodato il buon Gino Paoli, vogliamo sancire l’imminente fine di questa love story con il prosieguo della canzone di cui sopra.
“Ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai!”