Dopo il 1° video della chiacchierata tra Troy Bayliss e James Toseland, WSBK ne propone un 2°, in cui i 2 Campioni analizzano altre battaglie nel 2007. Tornano sull’appuntamento di Phillip Island 2007, trascurabile ai fini del Campionato ma cruciale per il loro rapporto.
James Toseland e Troy Bayliss a Phillip Island 2007
Come spiegato nel 1° video, Troy Bayliss vinse Gara 1 dell’appuntamento di Phillip Island 2007. Tra il vento ed i veloci curvoni del tracciato australiano e Troy c’è sempre stata una grande sintonia. Persino nel 2015, alla tenera età di 46 anni, Bayliss fu chiamato a sostituire, sulla Ducati SBK ufficiale, l’infortunato Davide Giugliano. L’australiano, nonostante una posizione in sella poco ortodossa, si rivelò veloce in prova (meno in gara).
Nel 2007, James Toseland e Troy Bayliss si giocano il mondiale (Terzo incomodo, il neo-arrivato Max Biaggi). Una battaglia etnica: Honda contro Ducati. In Gara 1, Troy infila James alla Curva 3 con una staccata al limite. Costringe il rivale ad allargare la sua traiettoria. Quest’ultimo prova a seguirlo ma senza successo.
“Mi stava tallonando da parecchi giri. Quando mi ha superato, ho pensato di andargli dietro. Non riuscivo a prenderlo. Era impossibile tenere il suo passo. Eppure ce l’ha fatta!”
Toseland rientra sconsolato nel suo box, dal quale uscirà con qualche lezione in più. In Gara 2 contiene gli attacchi del rivale ed agguanta il margine sufficiente per vincere.
Assen 2007
Dopo un inizio di Campionato non ottimale, la stagione 2007 di Troy Bayliss precipita nel round successivo a Donington Park.
“In Gara 1 a Donington Park sono caduto violentemente alla curva Coppice. Da lì, ho capito che il mio campionato stava sfumando. Nel 2007, James Toseland ha tirato fuori il meglio di se sulla Honda. Ma in Gara 2 ad Assen ho guidato davvero bene.”
Ma cos’è successo tra le curve del pianeggiante tracciato olandese? In Gara 2, il britannico e l’australiano lottano senza pietà. Ogni staccata è buona per infilarsi, ogni imprecisione è un regalo al rivale. Si arriva così all’ultimo giro: Toseland è abbastanza in vantaggio da non temere un attacco all’ultima dannata chicane, da parte di Bayliss. Quest’ultimo non forza la manovra, ma si lancia alla perfezione sul rettilineo. Nel frattempo, la Honda CBR di Toseland si impenna, costringendolo a chiudere il gas. Il tanto che basta affinchè Bayliss lo superi di slancio e vinca la gara con un vantaggio di appena 9 millesimi. Quando si dice che l’importante è crederci…