In questa nuova serie introdotta da WSBK, i 2 Campioni delle derivate di serie, Troy Bayliss e James Toseland, ripercorrono la loro carriera e le loro epiche battaglie. Questi 2 piloti hanno massimizzato il livello della SBK negli anni e tra loro ci sono state scintille in pista, ma grande rispetto fuori, come spiegano in questo 1° video.
Presentazione di James Toseland e Troy Bayliss
Partiamo da James Toseland. Classe 1980, britannico, ottimo suonatore di pianoforte, si rivela sin dall’adolescenza un Enfant Prodige nel Motociclismo. Nelle stagioni 1998 e 1999 corre nel WSSP (fucina di grandi talenti), senza risultati di rilievo. Debutta in SBK nel 2001, trovando sul suo cammino Campioni come Colin Edwards, Ben Bostrom, Troy Corser e, naturalmente, Troy Bayliss. Dopo qualche stagione di rodaggio, nel 2004 si laurea Campione del Mondo SBK, su Ducati. Nel 2006 passa dal Bicilindrico Ducati al 4 cilindri Honda e nel 2007 vince il suo 2° titolo mondiale in SBK. Si ritira nel 2001 dopo 16 vittorie.
Troy Bayliss. Classe 1969, australiano, con un passato da carrozziere. Debutta in SBK nel 2000, nel team Ducati Infostrada, in sostituzione dell’italiano Luca Cadalora. Nel 2001 vince il suo 1° titolo mondiale in SBK. Nel 2002 si giocherà il titolo contro Colin Edwards. Nella gara di Imola, i 2 daranno vita ad una bagarre gomito a gomito che consegnerà a Texas Tornado il titolo. Dopo una parentesi in MotoGP, Troy torna in SBK nel 2006 e vincerà il titolo. Stesso copione per il 2008, che però coinciderà con il suo ritiro dalle competizioni mondiale. Troy lascia in eredità ai suoi fan l’eterno amore per Ducati. I suoi marchi di fabbrica? La sua posizione di guida che lo vedeva avvitato al serbatoio (con il busto molto interno); le scintille delle sue pedane in piega.
Rispetto
Con 2 Curricula simili, Troy Bayliss e James Toseland avrebbero tutti i motivi per essere acerrimi rivali. E invece il video li ritrae sereni, sorridenti e scherzosi come 2 normali centauri allo Chalet in cima al passo della Raticosa, alla Domenica. Tra loro non è mai mancato il rispetto e, come spiegano entrambi, per arrivare certi livelli, bisogna lavorare molto su stessi, più che sui propri avversari.
Nel video, James Toseland ricorda Gara 1 dell’appuntamento di Phillip Island 2007, quando Troy Bayliss lo battè. Il dopo-gara ci propone un Toseland rammaricato, ma si sa: in SBK le questioni si risolvono tra i cordoli.