Dopo l’addio di Suzuki al motomondiale e la replica seccata di Dorna, il Campione del Mondo di MotoGP 2020 Joan Mir potrebbe dirigersi verso HRC. L’obiettivo? Sfidare ad armi pari Marc Marquez. Una sfida ambiziosa, che include diversi costi-opportunità.
Joan Mir in HRC al posto di chi, scusa?
Capiamo che la Honda RC213V 2022 non sia nata sotto i migliori auspici, ma fare un harakiri tanto severo da licenziare Marc Marquez (peraltro, anzitempo), ci sembra eccessivo. Naturale quindi che, qualora Joan Mir vada in Honda, prenda il posto di Pol Espargaro. Il Campione del Mondo di Moto2 2013 non sta brillando in sella alla Honda. Un mezzo competitivo quanto complesso da interpretare per chi, come lui, proviene dalla KTM RC16. Dopo un 2021 di apprendistato, il 2022 sarà l’anno della verità; del “dentro o fuori”. E qualora proseguisse il trend delle ultime gare, qualche testa salterà.
Niente scuse
Passare in HRC è una perenne sottrazione. E’ legge ormai nel paddock che chiunque decida di sfidare ad armi pari Marc Marquez perda scuse e pretesti. Talvolta, anche motivazione. E’ stato il caso di Jorge Lorenzo nel 2019, che non a caso decise di ritirarsi a fine stagione. Quindi di Alex Marquez la cui scelta fu quantomeno azzardata e al quale non fu concesso che qualche giornata di test insieme al fratello per capire il mezzo. Infine Pol Espargaro la cui guida aggressiva sembrava più confacente alla nervosa RC.
Lo ripetiamo. La Honda RC213V è sempre stato un bel mezzo: ad eccezione che nel 2016, sempre dotata di un gran bel motore; dall’interasse corso, che la rendeva agile nello stretto ma estremamente nervosa e difficile da interpretare. E dire che Joan Mir viene da una Suzuki in netta antitesi con questo modello. Dal telaio sincero e dall’erogazione della potenza molto dolce. Riuscirà il nostro eroe?