Il piano triennale di Kawasaki prevede l’introduzione di una moto elettrica a partire dal prossimo anno e di una motorizzazione ibrida dal 2024. C’è poco da fare: il mercato converge verso un nuovo tipo di mobilità che sulle auto sta dando i suoi riscontri.
Prima la Kawasaki elettrica o la ibrida?
La casa di Akashi, che per nostra informazione deve al settore motociclistico un misero 6% del suo fatturato, è stata molto chiara. Nel 2023 arriverà una moto elettrica: il suo nome sarà Z BEV (Battery Electric Vehicle) e seguirà in tutto e per tutto il look della serie Z. Quindi, una naked divertente e sbarazzina per divincolarsi nel traffico cittadino ed aggredire il misto stretto dei passi di montagna.

Di queste BEV, sembra destinata a nascere anche una versione supersportiva. Una carenatura puntuta ed aggressiva, protesa in avanti e destinata a far divertire grandi e piccini. Magari, perché no, tra i cordoli di qualche pista non eccessivamente veloce. In assoluto silenzio e con una coppia irraggiungibile per il motore endotermico.
Veniamo al punto
“Ma a me piace il motore endotermico, il profumo della benzina e soprattutto il sound.” Benissimo, Kawasaki ha recentemente presentato il concept di una moto ibrida, la cui motorizzazione elettrica supporta il motore endotermico. In questo modo, si combinano al meglio tutti i tipi di esigenze. Il motore elettrico fa risparmiare sulle emissioni e sui consumi del motore endotermico che, dalla sua, mantiene inalterato il suo fascino ed i suoi punti di forza. Meglio di così?

Come anticipato in descrizione, il progetto debutterà sul mercato non prima del 2024 e forse nel 2025 direttamente. Ma occhio che in quel periodo arriverà anche la Kawasaki ad idrogeno: sulla base dell’iperbolica H2, un inedito tipo di alimentazione. E’ proprio il caso di dirlo: “la classe non è acqua”.