KTM rileva il 25,1% di MV Agusta, riorganizzando il consiglio d’amministrazione, includendo nuovi manager ed innalzando il capitale di 30 milioni di euro. Come dire, le acque iniziano a smuoversi.
KTM ed MV Agusta si scambiano promesse
Soprattutto, iniziano a condividere qualcosa di concreto che vada oltre la semplice informazione. L’unione che settimane orsono aveva lasciato sgomenti i rispettivi pubblici dell’una e dell’altra casa si concretizza sotto una nuova gestione. La casa di Schiranna (VR) ne è visibilmente entusiasta.
Timur Sardarov, CEO di MV Agusta:
“Sono davvero felice di questo accordo, e molto lieto di dare il benvenuto nella nostra azienda a KTM AG, leader di mercato in Europa, a cui ci lega una comune visione di eccellenza. Insieme svilupperemo ulteriormente il nostro core business e la produzione di moto performanti di alta gamma. Sono certo che l’accordo rafforzerà il nostro brand in una fase di mercato particolarmente complessa e ricca di sfide“.
D’altro canto, l’ingresso in azienda dello stesso Sardarov nel 2019 ha giovato notevolmente ad MV Agusta. La casa del varesotto ha espanso la sua aura nel mercato, ritrovando e celebrando commercialmente i fasti del passato.
Numeri e forma
L’operazione è ha, prima di tutto, una matrice avanguardista. Una visione che porta nuova linfa allo sviluppo dello storico brand italiano. Nei suoi programmi per l’immediato futuro, la realizzazione di nuovi modelli. La casa che a suo tempo fu innovatrice e pioniera verso il progresso non ha in mente di crogiolarsi sugli allori passati.
La partnership prevede anche che KTM fornisca il proprio supporto in ambito supply chain. In parole povere, subentrerà nella gestione dell’ufficio acquisti, nonché nella parziale distribuzione della gamma MV Agusta attraverso la rete commerciale mondiale di PIERER Mobility.
Gli attuali obiettivi di MV Agusta sono: la creazione di un museo della moto; 25.000 vendite l’anno entro il 2026; 350 milioni di fatturato. Al mercato l’ardua sentenza.