Oggi vi proponiamo il racconto di un matrimonio mai celebrato: quello tra Loris Capirossi e Kawasaki. Correva l’anno 2002 e la neonata Classe MotoGP a 4 tempi stava per vedere questa unione.
L’inizio di una nuova era
Nel 2002, la Classe Regina cessa d’essere la 500 2t in favore delle neonate 990 4t. I motori erogano potenze ancora maggiori, ma molto più dolcemente. Il peso maggiore ammorbidisce anche le reazioni ciclistiche. Ciononostante Loris Capirossi corre con una gloriosa quanto superata Honda NSR500 nel team West di Sito Pons. In Sudafrica e Giappone riuscirà ad ottenere il podio, ma le chance di vittoria sono abbastanza remote.
Per gli italiani, il 2002 segna anche l’anno del passaggio dalla Lira all’Euro. Di questa moneta beneficerà anche Loris Capirossi che vive a Montecarlo e Kawasaki è disposta ad offrigliene molti. Certo, ci sarebbe anche Ducati pronta a debuttare nel 2003 nel Motomondiale, ma un Sakè ad Akashi si può prendere.
Ragù o Wasabi?
Detto, fatto. Loris Capirossi ed il suo manager Carlo Pernat partono per Akashi: la sede giapponese di Kawasaki. Dopo aver scoperto che l’azienda è una vera e propria città e che le moto producano solo un irrisorio 6% del fatturato, Capirex e Pernat parlano con la dirigenza. Tra un Nigiri e un Uramaki, Kawasaki rilancia pesante.
LORIS CAPIROSSI #65:
“Il presidente è a dir poco scatenato. Mi dice: ‘Vuoi 6 motori? Ti diamo 6 motori. Vuoi 27 telai? Ecco 27 telai’. Certo, quando ho visto per la 1° volta la Ducati Desmosedici mi è mancato il respiro. Se penso alla Kawasaki, be’…più che altro sospiro.”
Questo è ciò che racconta Loris nella sua autobiografia 65. La mia vita senza Paura. Tantopiù che le trattative parallele con Ducati stanno procedendo. Peccato che tale decisione, seppur già presa, non dipenda solo dal suo cuore ma da altre variabili esogene.
E adesso?
Capirex non sa che il suo manager ha firmato su un foglio a quadretti un accordo con Kawasaki. A sua volta, Pernat non sa di aver appena firmato un contratto a tutti gli effetti. Un bel grattacapo che ora dovranno sciogliere legalmente per non correre con Kawasaki, gommata Dunlop, per giunta. Le gomme meno performanti della griglia.
Un argomentazione utile per desistere in sede contattuale. In sede di negoziazione, Loris e Carlo impongono di correre con le Michelin, sicuri che questa richiesta possa mandare a monte la trattativa. Ignari che Kawasaki cercherà di accontentarli. E adesso?
Sarà proprio il fornitore di pneumatici francese a salvare Capirossi da una stagione con Kawasaki o dalla galera per “omicidio preterintenzionale” di Pernat. Kawasaki potrebbe impugnare quel foglio per costringere il romagnolo ad onorare il contratto, ma che senso avrebbe? Ben più lungimiranti degli europei, i giapponesi capiscono la vanità di trattenere un pilota che vuole andar via. Lo lasciano libero.
Bene: le trattative tra Capirossi e Ducati proseguono ed il binomio irromperà nel mondiale dal 2003. Se vi chiedete come abbiano fatto già da quell’anno a toccare i 332 km/h al Mugello, pensate ai chili che avrà perso Loris dopo aver scoperto il valore di un semplice foglio a quadretti in Giappone.