Dopo il crash di Portimao Marc Marquez ha ricevuto una penalizzazione per una gara alla quale non ha partecipato. Non finirà mica così?
La penalizzazione per Marc Marquez
Dopo la crash di Portimao 2023 (analisi completa QUI), Marc Marquez è stato punito con 2 Long Lap Penalty per il successivo GP d’Argentina. Tutto liscio se non fosse che al GP d’Argentina il catalano non ha partecipato, perché infortunato. Quindi, finisce così?
A quanto pare sì, perché il comunicato stampa della FIM, a quanto pare irrevocabile, sembra valido solo per la gara di Argentina. E se il pilota non ci va? Cavoli suoi, dei suoi avversari e della stessa FIM. Uhm, non andiamo affatto bene.
Se una regola c’è…
Le regole non sono solo inchiostro atto a riempire i fogli sui quali è scritto il regolamento. Un pilota sbaglia? Può accadere. Ma certo non può passare inosservato. Non può crederlo lui, altrimenti incoraggiato a correre aggressivamente; non possono crederlo i suoi avversari, pena la manifesta insolvenza della direzione che li governa.
E già che ci siamo, ribadisco: il doppio long lap penalty è un’aberrazione (per non dire peggio). Far partire un pilota già di suo molto perentorio con una penalità da scontare successivamente in gara significa solo esporre i suoi avversari ad un ulteriore rischio.
Soluzione
La soluzione, mi espongo, sarebbe stata semplice: dargli un GP di stop. In questo modo, avremmo ridotto di 1 il numero di gare in cui tale pilota può far danni. Ovviamente, non è nulla contro Marc, che sempre ho ed abbiamo celebrato come il grande Campione qual è. Semplicemente, si tratta di far rispettare delle regole.
Anche perché, a questo punto, capiamo anche che la HRC abbia fatto ricorso contro la penalizzazione cambiata in corso d’opera. Il regolamento lo vieta e, giusto o sbagliato che sia, se una casa sfrutta un cavillo per preservare un suo pilota fa bene. Il punto è che cavilli del genere non ce ne dovrebbero essere.