Giovedì 28 Gennaio abbiamo avuto il piacere di intervistare Massimo Roccoli. 6 volte Campione Italiano Supersport 600 e non solo. Come emerso dalla Live, non è solo un velocissimo pilota in pista, ma anche un appassionato coach di giovani talenti.
Orgoglio e giudizio
Massimo Roccoli nasce a Rimini il 27 Novembre 1984. Lo stesso anno di campioni come Michel Fabrizio ed Alex Polita. Con loro condivide gli esordi sulle derivate di serie. Debutta sulla Yamaha R6 nel 2004 in WorldSSP 600 e correrà in Superstock l’anno successivo, sulla Yamaha R1 del team Lorenzini, con presenze anche nel WorldSBK. Negli anni sarà la 600 a dargli le maggiori soddisfazioni, con 6 titoli italiani, compreso quello del 2015 a bordo della MV Agusta F3 675.

MASSIMO ROCCOLI #55:
“E’ stata una gran soddisfazione correre per una casa italiana come MV. Quell’anno ce le siamo dati di santa ragione con Stefano Cruciani (il suo canale YouTube è una miniera d’oro). Lui è uno staccatore fenomenale; io ho uno stile di guida molto pulito ed una percorrenza di curva veloce.”
La sparizione dei 1000
Nel corso della Live, gli viene chiesto se preferisca il 600 o il 1000. A tal proposito, il romagnolo non ha dubbi.
MASSIMO ROCCOLI #55:
“Direi senz’altro il 1000. E’ vero, il 600 mi ha dato grandi soddisfazioni e ci ho vinto molto. Ma il 1000 è molto più potente e divertente da guidare: si fanno grandi derapate in uscita di curva. E poi forse mi attrae il fatto di averne guidati pochi.”

Ma poiché Massimo ha corso fino al 2020 con il team Rosso Corsa, il quale organizza anche dei Track Days, ricorda agli amatori quanto la potenza non sia tutto in pista.
MASSIMO ROCCOLI #55:
“Durante le giornate di prove libere, vedo molti più 1000 che 600 in pista. Molti amatori infatti comprano delle moto sovradimensionate. Noi con Rosso Corsa noleggiamo anche delle bellissime Yamaha R6 con le quali un amatore può comunque andar fortissimo, stancandosi meno.”
Coach ed istruttore
Il nostro Roccoli non è solo un pilota, ma anche un istruttore federale di II° livello. Assieme ad Alex De Angelis segue dei ragazzi nella Yamaha R3 Cup e nel Trofeo Aprilia RS250. Quest’ultimo mette a disposizione dei giovani: moto performanti a prezzi sostenibili; uno staff tecnico qualificato (telemetrista, sospensionista e meccanici). In modo da preparargli il mindset adeguato per quando saliranno di categoria.
MASSIMO ROCCOLI #55:
“Quando vedo i miei pilotini correre sono più in ansia di loro. Quando l’anno scorso ci siamo giocati la R3 Cup con Diego Palladino ero felicissimo. E quando andiamo a girare, è per me un bell’allenamento, oltre che un modo per mantenermi giovane.”

Non solo 2 ruote. Massimo collabora anche con la “Guidare Pilotare” di Siegfried Stohr. 2 o 4 che siano le ruote, la velocità non può prescindere dalla sicurezza.
MASSIMO ROCCOLI #55:
“Quando mi hanno chiesto di insegnare la guida sicura in moto, pensavo che le 2 cose non fossero conciliabili. In realtà, in Italia abbiamo bellissime strade da percorrere in moto e farlo in sicurezza le rende ancora più piacevoli. Sulle 4 ruote mi diverto molto, soprattutto nei corsi di Drift, lo Skid ed i corsi di guida sul bagnato. Simulano le condizioni che si possono trovare su strada. Soprattutto sulle rotonde che abbiamo noi in Romagna.”
Sogni e bisogni
A questo punto, ci si chiede se Massimo abbia ancora sogni nel cassetto a 36 anni suonati. La risposta è chiaramente affermativa.
MASSIMO ROCCOLI #55:
“Sin da bambino, avevo 3 sogni: correre e vincere nel mondiale e forse, con le condizioni giuste…chissà; fare la 24h di Le Mans, e l’ho fatta; correre nel Tourist Trophy, ma è troppo rischioso. Per strada ho guidato delle moto ma sono troppo “ignorante”. Oggi mi sposto con un Honda SH125, con tanto di parabrezza e bauletto.”ù

Eh ma di questi piloti non c’è mai da fidarsi troppo. Nel 2021, Massimo correrà sulla Yamaha R6 del team Promodriver nel CIV Supersport 600. E non certo per far vedere le linee ai suoi avversari.