Nei giorni scorsi Max Biaggi ha girato a Sepang con la RSV4 X. Come dichiarato già a Marzo, questa edizione speciale della supersportiva di Noale ha un comportamento simile alle SBK di 10 anni fa. Si tratta di un test fine a se stesso, volto soprattutto a promuovere la RSV4 X. Ciononostante, un pilota rimane tale anche dopo essersi ritirato dall’attività agonistica. Ne consegue che Max abbia comunque “cercato il tempo”.
Tracciato e pilota collaudati
Sepang è un circuito piuttosto complesso per i piloti, quanto per i team. Situato a pochi km da Kuala Lumpur, vi si gareggia con temperature sempre molto elevate che stressano fisicamente i piloti. Il suo layout è piuttosto articolato e completo, tanto da sceglierlo come tracciato principale dei test pre-campionato: 2 lunghi rettilinei, seguiti da 2 staccate violente; curve a raggio breve, medio e lungo, in salita ed in discesa; cambi di direzione repentini e sezioni più o meno ingannevoli. Ce n’è per tutti i gusti, ma trovare il setting ideale per le moto, su questo tracciato, è un impresa ardua.
Il pilota non ha bisogno di presentazioni: 6 titoli Mondiali tra Classe 250 ed SBK; 4 anni nella Classe 500 ed altri 4 in MotoGP. Con Aprilia il matrimonio più propizio della sua carriera, tanto da indurre la casa veneta a scegliere proprio il Corsaro come suo ambasciatore nel mondo. Questo è il motivo per il quale Max Biaggi ha girato a Sepang in sella alla RSV4 X. Tempo ufficiale: 2:05′!
Max Biaggi ha girato a Sepang in 2:05?
Un’ottima prestazione, considerati i 7 anni trascorsi dal suo ritiro (con una deroga per 2 wildcard in WSBK nel 2015).A rafforzare la bontà di tale prestazione, alcuni riferimenti storici di Sepang: Franco Morbidelli su Yamaha R1 ha realizzato 2:03.9′, nella gara di Endurance; Tom Sykes detiene il record della SBK sul tracciato di Sepang, con un 2:03.6 ottenuto in qualifica; ancora, lo stesso Max Biaggi aveva girato nel 2015 in 2:04.7′ in sella ad una SBK.
Ora, premessa la velocità del pilota romano ed il fatto che un Campione rimanga tale per sempre, ci si chiede quanto possa essere realistico un tempo del genere…a 48 anni suonati! Considerando che la competizione tende sempre ad estrarre la sezione aurea di ogni talento, questi riferimenti cronometrici, se confermati, getterebbero ombre sulla competitività dei piloti di WSBK, nonchè sui mezzi che vi gareggiano. Viceversa, potremmo anche pensare che Aprilia abbia sfornato una SBK a metà prezzo. Nel frattempo, l’ipotesi più plausibile è quella di un’ ottima campagna promozionale.