L’ex interprete di WorldSBK Michel Fabrizio sfocia nuovamente nella provocazione, sia pur velata. Oggi il suo mirino si sposta su…
Michel Fabrizio e una nuova provocazione?
Chi ha avuto la fortuna di vedere correre Michel Fabrizio, sa quanto cuore il romano abbia messo nelle gare. Cuore che gli è talvolta valso delle vittorie e talvolta gli è costato qualche bel piazzamento, utile col senno di poi in ottica mondiale. E se è vera la legge del “Dimmi come guidi e ti dirò chi sei”, Mich si infila all’interno come nel rapido Curvone di Vallelunga.
Come dimenticare le sue prodezze nel passato? Tipo: la critica alla condotta di gara estrema tenuta da Valentino Rossi e Marc Marquez, a suo dire colpevole di plagiare i piloti esordienti; lo sminuimento di Luca Salvadori sui social; adesso, benché ufficialmente ignoto, la provocazione è rivolta ad un suo conterraneo.
Prologo?
Stavolta, il presunto bersaglio è Gabriele Giannini, Campione National Trophy 1000 nel 2022 al debutto. Come alcuni avversari, il 20enne Giannini non dispone di un budget smisurato e nel team Pistard ha trovato una squadra che gli consente di lottare per posizioni importanti nel campionato nazionale. Nei giorni scorsi, orfano di Tom Sykes, il team Puccetti ha offerto una sella a Gabriele per correre nel WorldSBK.
Ora, un po’ per non abbandonare il team in corso d’opera, un po’ per non tuffarsi in un’avventura più grande di lui, Gabriele Giannini ha rifiutato l’offerta. Scelta giusta o sbagliata? Lo saprà lui.
Un offerta che non si può rifiutare
Il Campione Europeo Superstock 2003 Michel Fabrizio ha velatamente stigmatizzato la scelta di Giannini. In un suo post si legge chiaramente:
“Giovani d’oggi che si c**ano in mano per andare a fare la SBK. A 38 anni suonati, andrei a firmare a piedi da Puccetti”.
Conoscendo la bonarietà di Michel, siamo sicuri che abbia fatto una battuta. Essendo Giannini di Aprilia (LT) e Fabrizio di Roma, un po’ di spirito fa sempre bene. Anche perché, dopo la tappa del WorldSBK 2021 a Jerez, Michel aveva annunciato il suo ritiro dalle competizioni. Ma i piloti lo sanno: per loro, le provocazioni sono una benzina più infiammabile della Eni 100 Ottani. E siamo sicuri che Giannini farà scintille anche nel 2023.