La ricerca Focus2R ha evidenziato una ulteriore crescita della mobilità urbana in moto. Di questo sono responsabili diversi fattori: dagli incentivi statali dedicati all’elettrico, ad un minimo di senso pratico da parte dei cittadini.
In moto la mobilità urbana è migliore
Focus2R ha studiato questo fenomeno, giungendo alla conclusione che la mobilità urbana benedica cicli e motocicli. Non era un mistero che, già dai tempi del Lockdown e della successiva ripresa delle attività, andare in moto riducesse i rischi per se stessi e per gli altri. Si viaggia soli, a scarso contatto con gli altri e riparati da un casco.
Anche l’ambiente ringrazia. Per quanto possa emettere una moto o uno scooter, a fronte dell’impiego da parte di 2 persone al massimo, la sua permanenza nel traffico è limitata. Quindi, alla fine dei conti, l’effettivo guadagno supera il potenziale danno.
Discorso che si amplifica se ne analizziamo l’aspetto economico. I mezzi elettrici offrono la sharing mobility (figlia naturale della sharing economy). Quest’ultima tende a ridurre i costi da parte dei privati, spalmando quelli collettivi su una scala più ampia.
Si fa tutto per loro
Ci sono più moto in Italia. Si stima che in Italia, ogni 100 abitanti ci siano 13,5 moto in luogo dei 12,5 disponibili nel 2017. Un incremento dell’8% che nell’ultimo quinquennio ha risentito di diverse crisi e rimescolamenti. Questo dato è figlio della maggior fiducia che i cittadini danno al motore elettrico (+59% nel 2022).
Aumentano anche le città provviste di sharing mobility. Oggi è disponibile in 14 comuni, in luogo dei 6 del 2020 e dei 3 del 2015. Un incremento notevole, esponenziale, nonostante i numerosi effetti indesiderati del Covid. Incremento esponenziale che troviamo anche nei comuni provvisti di punti di ricarica per veicoli elettrici: se a fine 2021 si è raggiunto un quorum del 65% e nel 2020 si era solo al 62%, nel 2015 solo il 42% di essi ne disponeva.
Purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica: non aumenta il numero di strade dotate di un guardrail più sicuro. Presto o tardi, sarà un’area da potenziare.