Dal 1988 al 2021, quali sono le marche del Mondiale Superbike che hanno portato il proprio pilota di punta sul tetto del mondo? Non sempre, infatti, la casa che vince la classifica costruttori, sommando i risultati di tutte le moto schierate in griglia, corrisponde al mezzo che ha portato in trionfo il pilota campione del mondo.
Classifica marche del Mondiale Superbike
L’albo d’oro ci mostra come, in alcuni casi, il finale della classifica piloti e marche, siano inversamente proporzionali. Un esempio è la stagione 1993 in cui vinse il titolo Scott Russell sulla Kawasaki del team Muzzy, a scapito di un futuro campionissimo come Carl Fogarty.
L’americano, infatti, colse l’alloro iridato con sole cinque vittorie, ma vinse la classifica grazie a dodici secondi posti, un terzo, due quarti, un quinto e un sesto.
Foggy, al contrario, guidava la Ducati 916 come se dovesse spezzarla in due ogni volta, ma alternava pazzesche vittorie (undici totali), a pochi podi (due secondi e due terzi) e ben cinque manche senza punti.
Tutto questo portò comunque la Ducati alla conquista del Mondiale Costruttori. Una situazione analoga accadde anche nel 2009 quando Ben Spies portò a Iwata il primo titolo piloti.
Il texano veniva dall’AMA con tre titoli in tasca, ma in sella alla Suzuki GSX-R 1000 ufficiale. Non conosceva i tracciati europei, escluso Donington Park e non conosceva la nuovissima Yamaha YZF R1 del team di “Maio” Meregalli.
Vinse quattordici manche su ventotto e si laureò campione a pieni voti. Anche in quel caso, a portare via il titolo dei costruttori, ci pensò Ducati con Noriyuki Haga e Michel Fabrizio sulle 1098R del team Xerox che, in due, misero insieme dieci vittorie.
Questo perché in Yamaha, l’allora compagno di Spies era un più acerbo Tom Sykes, che non diede mai l’impressione di poter guidare e gareggiare al livello del compagno di squadra, per tutta la stagione.
Tutti i trionfi per marca
Fatti i dovuti esempi, andiamo quindi a conteggiare i trionfi per marca fino ad oggi. Ad aprire l’albo d’oro nel 1988 fu Honda che vinse anche nelle due stagioni seguenti, grazie all’ottima RC30 e nel 1997 con la sua evoluzione siglata RC45.
Con i quattro titoli, ad oggi, Honda si è contesa la palma con Ducati che, dal 1991 al 2004, ne ha vinte tredici, prima di farsi fermare da Suzuki, ed il suo unico titolo di sempre (2005), piloti e costruttori, fra le derivate di serie, dopo un ciclo impressionante di sette stagioni consecutive.
Con quest’ultimo campionato vinto da Razgatlioglu, Yamaha è a quota due, grazie anche i punti realizzati nel 2007. Aprilia, che con Max Biaggi e Sylvain Guintoli ha vinto tre mondiali piloti, totalizza quattro vittorie per marca come Honda.
Ma se a Noale si sono accontentati, per ora, di eguagliare la più grossa azienda di motociclette del mondo, Kawasaki messo a segno sei allori in corrispondenza dei sei campionati dominati da Johnny Rea.
Resta inarrivabile lo score dell’azienda di Borgo Panigale che, grazie a diciassette mondiali targati Ducati, guida questo palmarès con un vantaggio abissale e punta, con la nuova generazione di Superbike quattro cilindri, a ritornare sul tetto del mondo, prima possibile.
Classifica dei titoli Costruttori WorldSuperbike 1988- 2021
- 17 – Ducati
- 6 – Kawasaki
- 4 – Honda
- 4 – Aprilia
- 2 – Yamaha
- 1 – Suzuki