Il futuro della mobilità sembrerebbe portare verso questa direzione, dove alcune case automobilistiche da anni stanno sperimentando soluzioni innovative di guida. Ed ora dalla cina arriva la prima moto a guida autonoma.
Si tratta di una moto dallo stile caffè racer denominata Davinci DC100, dalle linee decisamente minimal e parte del costruttore cinese Davinci Dynamics.
Tramite un controllo remoto, il futuristico mezzo a due ruote potrebbe riuscire a spostarsi da solo ad una velocità di percorrenza minima.
Tutti noi Smanettoni abbiamo già scortato il naso, ma a pensarci bene il futuro della mobilità si sta dirigendo verso la costruzione di queste motociclette.
Conosciamo la moto a guida autonoma
Ci sono voluti sette anni di progettazione, da parte del brand cinese, tra ricerche e studi per riuscire ad ottenere il risultato definitivo che vi stiamo mostrando in foto.
Ma quello che più incuriosisce noi motociclisti è decisamente la guida autonoma, ereditata probabilmente dalle vetture a quattro ruote come Tesla.
Ma entriamo nei dettagli di DC100; motore integrato nella ruota posteriore, con una potenza massima di 137 cv e una coppia di 850 Nm. La sua velocità massima è di 200km/h, con una accelerazione da 0 a 100 km/h in tre secondi.
L’autonomia garantisce una percorrenza massima di 357 km, mentre l’accumulatore al litio da 17,7 kWh riesce a ricaricarsi all’80% in circa mezz’ora.
Un robot a due ruote
E’ questa la denominazione che ha dato proprio il costruttore, definendola un robot a due ruote, per via dei suoi numerosi sensori, che la rendono un mezzo sicuro su strada.
Sensori e batteria sono tutti nascosti sotto la carenatura, dalle linee minimal ma anche decisamente accattivanti.
Tutti gli strumenti all’interno della moto a guida autonoma, sono in grado di rilevare temperatura ambientale, angolo di piega, tipologia di terreno che si sta percorrendo in quel momento, il carico, la velocità e l’accelerazione.
Il sistema di cui è dotata è invece in grado di raccogliere tutta una serie di informazioni per garantire la giusta erogazione di potenza e performance di tutto rispetto.
L’Hill-start Assist Control viene in aiuto durante le partenze in salita, mentre il Ride Assist fino a 7 km/h garantisce delle partenze senza scatto; infine a recuperare l’energia e a regolare la velocità in discesa ci pensa il Downhill Assist Control.
Questo sistema recupera infine l’energia accumulata, controlla la frenata combinata, la trazione e rende la retromarcia più fluida.

La moto del nostro futuro
Questa potrebbe essere a tutti gli effetti la nostra prossima moto del futuro, anche grazie agli aggiornamenti OTA, dove tutti i suoi movimenti e azioni possono sempre essere migliorate e aumentate.
Ma molto presto arriverà anche un’altra funzione, quella dell’autobilanciamento, consentito attraverso un servosterzo elettronico che garantirà alla moto di restare in equilibrio da sola e senza il bisogno del pilota.
Questa funzione è già presente su alcuni prototipi e i comandi vengono infine gestiti da un’apposita App, in grado di monitorare da remoto la moto, oltre a servire come chiave digitale per poterla avviare.
Altri mezzi simili
Questa però non è la prima volta vediamo mezzi a due ruote con caratteristiche simili; Honda e Yamaha hanno già presentato tempo fa alcuni loro concept che però non hai mai visto la luce.
Al contrario la DC100 è già disponibile per essere acquistata con prevendita; con un anticipo da 150,00 euro si può già ordinare, per poi saldare il conto alla consegna prevista per luglio 2022, per un costo totale di 26.000 euro.