Quando si acquista una moto enduro, viene spontaneo pensare al fuoristrada. Ma quanti di noi sanno come gestirla sullo sterrato? In un certo senso, si ribaltano le regole valide sull’asfalto.
L’enduro in fuoristrada è sempre una moto ma…
Partiamo da una situazione di quiete: la moto ferma. Già da qui, capirete che una moto ferma, su una superfice imperfetta qual è lo sterrato, è meno stabile. Il carico sulla gomma, rispetto alla guida stradale, è meno omogeneo e garantito.
Clack! Mettiamo la prima e partiamo dolcemente. Anche qui, lo sconnesso rende la trasmissione della potenza meno omogenea e questo facilita le cadute. Per cui, gentili con la manopola del gas.
Una moto da enduro frena davanti?
Su strada si usa molto il freno anteriore, poiché il posteriore ha solo il 10-15% della forza frenante e, se utilizzato al suo limite, può scomporre la moto. Nell’offroad vale l’esatto contrario. Frenando con il freno anteriore si imprime, certo, un minimo carico sull’avantreno, ma molto più elevato è il rischio di perdere quel poco grip che c’è e finire a terra.

Frenando con il posteriore si gestisce meglio il rallentamento e anche l’erogazione della coppia. “Ma le enduro fuoristrada non hanno le gomme tassellate?” Un conto è la enduro integralista con componenti pensati per il solo offroad. Altra cosa è la Adventure con la quale si fa gli asini la Domenica ma anche si va al lavoro il Lunedì.
In altre parole, non fidatevi ma non vi affidate alla componentistica. Siate sempre conservativi e prudenti.
Vado dritto?
Altro concetto utilissimo su strada e, soprattutto in pista, che però è deleterio sullo sporco: sporgersi con il corpo per tener dritta la moto. Quanti piloti vediamo agitarsi in sella come dei Karateka mentre la moto è piatta come una tavola da Surf?


Nell’offroad occorre invece inclinare la moto, in modo da imporle la direzione che vogliamo, e restare dritti per gestire il carico dinamico. E, Dio non voglia, qualche ostacolo. Tra l’altro, non potendo curvare in maniera omogenea, si gioca molto con il gas per innescare il sovrasterzo di potenza.
Non farci caso!
Giacché se ne parlava, come si affronta un ostacolo? Molto semplicemente, a moto libera. Se acceleriamo, guadagniamo velocità e l’impatto sarà maggiore; se freniamo, ci arriveremo con la forcella carica. Affrontiamolo con moto neutra o, casomai, con un filo di gas, atto a tenere la moto sollevata ed avere un briciolo di controllo su di essa.

Se troviamo un ostacolo obliquo, cosa che nel fuoristrada capita, cerchiamo una traiettoria che ci consenta di tagliarlo il più possibile. Un po’ come le curve su strada e in pista: si cerca una traiettoria che permetta di raddrizzarle il più possibile.
Ultima regola d’oro: valutate sempre gli spazi e tenetevi sempre del margine per eventuali correzioni.