Il calendario ci dice che siamo nel 2023: perché molta gente continua ad avere problemi con la MotoE e non riesce ad accettarlo come campionato?
Nel 2023 la MotoE è Ducati
Potremmo pensare che sia un’atavica idiosincrasia nei confronti del marchio emiliano: nulla di razionale, ma magari si tratta di un giudizio a pelle. Anche perché la V21L nulla ha a che vedere con i vecchi bicilindrici con la frizione a secco che scampanellava: la MotoE è un mezzo silenzioso, moderno e…dannatamente veloce. Ma a questo ci arriveremo a tempo debito.

E’ forse considerato un campionato meno campionato solo perché le moto sono più silenziose: e, ditemi, da quando il rumore è strettamente collegato alle prestazioni?
Ma mancano le marce
Questo non lo si può negare: mancano le marce. E mancando per tutti, tutti possono concentrarsi su quel che veramente conta in moto: la precisione delle linee, l’impostazione delle pieghe, i cambi di direzione e, una volta in battaglia, la strategia, la furbizia, lo spettacolo.

E questo è un bene per lo spettatore che, vedendo tutti i 18 piloti sullo stesso mezzo, può deliziarsi con le differenze tra loro e vedere tutti lottare ad armi pari. Non per dire, ma in altri campionati è utopia pura.
Ma dai, ci corre anche…
Rinnovo la domanda, cambiando il complemento: che problema avete contro i piloti-YouTuber? Persone che hanno lavorato per trasformare la loro passione (il motociclismo) in un lavoro. Stesso dicasi per tutte le vecchie leve o gli ex-Campioni del Mondo ai quali l’elettrico ha dato la scossa della quale avevano bisogno.

Non vi ho convinto finora? Bene, vi propongo un ripassino delle prestazioni che la nuova MotoE è capace di offrire. Vorrei rispondervi anche per quel che concerne il divertimento, ma abbiate pazienza: a Le Mans, lo faranno direttamente i piloti.