MotoGP 2018 – Un GP di Spagna della MotoGP 2018 come non si era mai visto prima. Con un episodio che sta facendo discutere e sicuramente lo farà ancora per molto tempo. I protagonisti? Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, scontratosi in una sorprendente ed inaspettata carambola durante il 18esimo giro, entrambi in lotta per il secondo gradino del podio.
La dinamica dell’incidente ormai l’abbiamo vista e rivista più volte e tutti gli opinionisti del settore hanno ormai detto la loro su quanto successo. Se ve lo foste perso ecco qui il link al video: https://www.facebook.com/MotoGP/videos/10156819373375769/
Ma sostanzialmente, se volessimo dare “una colpa” a quanto accaduto a chi potremmo attribuirla? Ovviamente quando si tratta di incidenti in pista, un errore da parte di qualcuno deve esserci per forza stato. Bene, secondo noi, l’errore in questo Gran Premio di Spagna a Jerez è stato fatto da Jorge Lorenzo, che dopo essere andato largo in curva è rientrato nella sua traiettoria senza vedere in quell’istante che Pedrosa si era tranquillamente infilato, per approfittarne e passare i due compagni di squadra del Team Ducati. Strano che Jorge non sapesse che dietro a Dovizioso ci fosse attaccato Pedrosa e strano che non abbia guardato prima di rientrare nella sua traiettoria. Ma nelle dichiarazioni rilasciate da Andrea, secondo lui la “colpa” è da attribuire a tutti e due i piloti, con una percentuale maggiore di Pedrosa.
Questo il commento di Andrea Dovizioso:
“Sono deluso da entrambi, sono piloti con esperienza ma si sono buttati un po’ troppo senza pensare alle conseguenze. Dani è entrato troppo veloce, aveva la situazione davanti e poteva decidere se farlo o non farlo; forse è più colpa sua. Però Jorge si doveva preoccupare se arrivava qualcuno e non l’ha fatto”, termina. “Ma è stato un incidente di gara e siamo stati sfortunati ad essere lì in quel momento”.
Lasciamo aperta la discussione, curiosi di sapere le vostre opinioni a riguardo. Sicuramente questo Campionato è pieno di colpi di scena quest’anno.