Sono quattro le gare che rimangono per decretare il vincitore della stagione MotoGP 2018. Valentino Rossi in un’intervista organizzata dallo sponsor Dainese con i clienti dello Store di Londra, ripercorre i ricordi di una straordinaria carriera fatta sia da molte vittorie, GP e mondiali conquistati, sia da momenti più difficili. Oggi ad insidiare i primati di Valentino Rossi c’è Marc Marquez che a 25 anni e mezzo ha vinto 68 gare e 6 mondiali, numeri che rispecchiano perfettamente la carriera di Valentino quando aveva la sua stessa età, ma con un GP in meno.
«Marquez può battere i miei record, ma la cosa non mi preoccupa – dichiara Valentino Rossi – Devi pensare alla tua carriera e io penso che la mia sia buona, ho vinto molte gare e ne avrei potute vincere di più e anche più mondiali. Il rimpianto maggiore è stato perdere il campionato a Valencia nel 2006 quando ho commesso un errore».
Purtroppo il pilota sta riscontrando parecchie difficoltà con Yahama, la situazione è particolarmente delicata. Fondamentalmente le principali defezioni risiedono nel motore e nell’elettronica, con un occhio al GP 2019 i tecnici stanno lavorando sodo per migliorare le prestazioni di tutti i componenti della moto:
«Siamo in difficoltà da molto tempo, la differenza con Honda e Ducati è tanta perché loro hanno lavorato moltissimo nell’ultimo periodo. Dobbiamo migliorare tutto il pacchetto, ma le aree nella quale soffriamo di più sono il motore e l’elettronica. In queste parti Honda e Ducati sono più forti – ha affermato ancora Rossi parlando dei punti deboli della sua M1 – Cerco sempre di spingere con la Yamaha perché migliorino il motore e penso che il prossimo anno possiamo modificarlo. Abbiamo già provato il primo prototipo, spero che lo migliorino per avere una buona potenza ma allo stesso tempo una accelerazione dolce. In questo momento in MotoGP è molto importante salvaguardare le gomme, quindi il carattere del motore è fondamentale. Spero che la versione 2019 sia migliore da questo punto di vista».
Rossi conclude anticipando qualche riflessione sul futuro, sembra molto convinto di voler continuare a correre sulle piste della prossima stagione del mondiale, in cima alla lista delle motivazioni la forte passione e il suo essere competitivo, il contratto con Yamaha vale fino al 2020 quindi se deciderà di continuare lo farà ancora con il Team giapponese:
“Gareggio da molto tempo ma mi piace, cercherò di continuare finché sono competitivo perché mi piace il feeling che c’è dopo una gara quando vinco o arrivo sul podio”.
Fonte: Sky Sport