La MotoGP ad Aragon 2019 ci ha proposto diversi scenari: da un lato la vittoria di Marquez con un vantaggio di 4.836″ che ribadisce la sua attuale (e non certo temporanea) superiorità. Dall’altro, la grande rimonta di Andrea Dovizioso che ha agguantato la piazza d’onore alle spalle del rivale.
Inzio in salita nella MotoGP di Aragon
Il GP di Aragon è iniziato in salita per Andrea Dovizioso: 4° nelle FP1 (+2.020″), 8° nelle FP2 (+0.437″), 14° nelle FP3 disputate sul bagnato (+3.570″), di nuovo 8° nelle FP4 (+1.020″) per arrivare alle Q2 dove un errore durante il giro buono lo ha relegato in 10° posizione. Nelle dichiarazioni immediatamente successive alle QP, il forlivese si è detto dispiaciuto per il 10° tempo: (“…recuperare in gara non sarà facile. Inoltre, la Ducati è sempre stata in difficoltà su questa pista…”). Uno scenario tutt’altro che roseo in previsione di una gara dal duplice obiettivo: recuperare quanti più punti possibili al leader Marquez; rimontare più posizioni possibili senza strafare.
Ritmo costante ed inesorabile
Semaforo verde: lo schieramento della MotoGP scatta velocemente e si prepara ad aggredire il MotorLand di Aragon. Dovizioso parte 10° ed inizia una grande rimonta, gestendo la gara con polso e strategia: al 2° giro, fa segnare il suo Giro Veloce in 1:48.853′, dando inizio ad un ritmo costante ed inesorabile (sarà l’unico pilota a non aver mai sfondato il muro dell’1:50 in tutta la gara). L’alfiere Ducati supera in scioltezza i piloti: Mir, Crutchlow, Rossi, A.Espargaro ed il compagno di marca, Miller. Nessuno di loro è in grado di contrastarlo concretamente ed in breve tempo si trova negli scarichi di Vinales.
Strategia impeccabile
Maverick Vinales è 2°, in quel momento. Nei settori più tecnici e guidati del GP di Aragon, il pilota del Team Factory Yamaha raccorda le curve in scioltezza, ma come testimoniano alcuni errori, è in difficoltà: si accorge di avere alle sue spalle Andrea Dovizioso, forza l’ingresso della Curva 14 e non riesce ad uscire forte dalla Curva 15 che immette sul rettilineo più lungo (oltre 900 mt). Dovizioso attua quindi una strategia impeccabile: approfittando dell’errore del rivale, sfrutta la trazione ed il motore della sua Desmosedici GP19 e lo supera di slancio sul rettilineo. Da qui Dovizioso accumulerà ed amministrerà un buon vantaggio su Vinales, che verrà poi superato anche dalla Ducati di Jack Miller.
Nella gara di MotoGP ad Aragon, risultato oltre le aspettative
In prova e in qualifica traspariva una storica incompatibilità fra il tracciato di Alcaniz e le Rosse di Borgo Panigale, ed i piloti annunciavano che quella della MotoGP ad Aragon sarebbe stata una gara “di rimessa”, in cui raccogliere punti preziosi. Le evidenti difficoltà di Venerdì e Sabato si sono tradotte in una motivazione in più per Dovizioso, che ha ottenuto un risultato oltre le aspettative:
“Sono felice per essere arrivato sul podio e immediatamente dietro a Marquez. In moto ero calmo e concentrato e sono riuscito a guidare bene, conservando la gomma posteriore. Gli altri non sono riusciti a tenere il mio passo.”
Dichiara ai media Andrea Dovizioso, che oggi ha utilizzato al meglio il suo approccio analitico e il suo grande talento.