MotoGP Aragon – Marc Marquez scatta dalla Pole position e vince di misura il GP. 2° un ritrovato Dovizioso. 3° un ispirato Jack Miller.
Gara emblematica per Marquez e Dovizioso
La gara della MotoGP ad Aragon è stata emblematica per Marquez e Dovizioso: ad oggi, sono rispettivamente 1° e 2° in Campionato, separati però da un gap aritmetico di 98 punti (laddove se ne possano ottenere 125 entro la fine della stagione).
Entrambi ne sono consapevoli e spingono al massimo per tutta la gara. Marquez vince con un margine di 4.836″ su Dovizioso e commenta così la sua performance: “Da Venerdì avevo ottime sensazioni ed in gara ho spinto forte sin dall’inizio, mantenendo il vantaggio sui miei inseguitori. Questa vittoria è frutto di duro lavoro sin dalle prove e sono contento di vincere davanti ai miei fan nel mio 200°GP”
Dovizioso, che scattava dalla 10° posizione si è prodotto in una rimonta perentoria quanto strategica fino al 2° posto. Ai media, dichiara soddisfatto: “Sono felicissimo di questo podio, poichè ero molto determinato ed ho spinto da subito. Sono riuscito ad essere veloce conservando le gomme e, partendo 10° ne avevo bisogno.”
Le altre Honda soffrono nella MotoGP ad Aragon
Se da un lato Marquez colleziona molte vittorie e preziosi podi, le altre Honda soffrono: Crutchlow fa ciò che può con quello che ha (6° al traguardo a +10.390″); Nakagami non va oltre il 10° posto (+31.242″); 20° Lorenzo (+46.087″) che a tal proposito dichiara insoddisfatto: “La Honda è una moto piuttosto “fisica”, in linea con lo stile di guida aggressivo di Marquez ma in contrasto con il mio. Ma la HRC è una grande azienda e lavorerà per favorire entrambi.”
Miller sul Podio della MotoGP ad Aragon
Alle spalle di Dovizioso, chiude il podio un veloce Jack Miller che scattava dalla 4° casella. “Durante il Weekend abbiamo lavorato per essere costanti in gara – spiega entusiasta l’Australiano – solo nel finale ho avuto qualche problema di gomme nei curvoni.”
Yamaha giù dal Podio
4° Maverick Vinales che, dopo una prima parte di gara brillante, ha rallentato il suo ritmo e ceduto il passo alle Ducati di Miller e Dovizioso. Giù dal podio anche il Rookie del Team Yamaha S.I.C. Petronas: Fabio Quartararo non è andato oltre il 5° posto dopo la buona qualifica di ieri (2° tempo a + 0.325″).
Chiude il capitolo Yamaha Valentino Rossi, 8° al traguardo (+23.623″). Si ritira Franco Morbidelli in seguito a un contatto con Alex Rins, dichiarando amareggiato: “Avevamo il potenziale per far bene quì ma Rins mi ha colpito alla Curva 12 e non ho potuto far nulla, però – ammette poi comprensivo- a fine gara è venuto subito a scusarsi.”
Suzuki spenta nella MotoGP ad Aragon
Anche ad Aragon troviamo una Suzuki spenta, con Alex Rins che forza la staccata della Curva 12 travolgendo l’incolpevole Morbidelli. L’incidente imporrà la Long Lap Penalty allo spagnolo e causerà il ritiro dell’italiano; 14° il Rookie Joan Mir (+33.363″).
Aprilia non migliora
Dopo spunti interessanti nelle Qualifiche (Espargaro partiva 5°), il quadro Aprilia non migliora, con A.Espargaro che strappa un 7° posto, dopo esservi arrivato 6° tanto nel 2017, che nel 2018.
Iannone giunge 11° al traguardo, in linea con la sua posizione in griglia, dopo aver spuntato il duello con Danilo Petrucci.
KTM sperduta
Dopo una Preview movimentata che ha visto il licenziamento di Johan Zarco sostituito con Mika Kallio, e l’infortunio di Pol Espargaro (unfit per la gara), abbiamo notato una Ktm sperduta nelle retrovie con distacchi ancora superiori al mezzo minuto: Miguel Oliveira chiude 13° (+33.063″) dopo una lotta con Iannone e Dovizioso; 17° Mika Kallio (+42.983″); 21° Syahrin (+47.308″)
La gara di MotoGP ad Aragon ha rafforzato la Leadership di Marquez, premiato la capacità analitica di Dovizioso, esaltato la completezza tecnica del circuito di Alcaniz e regalato agli spettatori una gara più cerebrale che spettacolare.